Il Senatore del Partito democratico Graziano Delrio difende il disegno di legge contro l’antisemitismo di cui è primo firmatario, respingendo le critiche arrivate da parte di esponenti politici e dell’area ambientalista. In un’intervista al Corriere della Sera, Delrio afferma che non accetterà “abiure” sul tema: “Negare l’evidenza di questa ondata di antisemitismo in Europa e nel mondo è chiudere gli occhi, e io gli occhi non li chiudo. Su questo punto non torno indietro. Sui diritti delle persone non si possono fare calcoli di partito”. Il Senatore spiega che le contestazioni interne al Pd sarebbero nate in reazione agli attacchi ricevuti dal ddl, in particolare da un editoriale del manifesto e da dichiarazioni di Angelo Bonelli. “Obiezioni discutibili”, le definisce Delrio, ricordando che l’iniziativa era già stata condivisa con il gruppo parlamentare due mesi fa: “C’erano voci che venivano dalla società civile, dagli appelli di docenti universitari e dei giovani ebrei. Ne avevamo parlato tranquillamente”.
Delrio descrive la situazione come preoccupante: “C’è un clima irrespirabile. Questo fenomeno va combattuto: non riguarda gli ebrei ma la qualità della democrazia. E visto che c’erano già progetti di legge della destra, non potevamo far mancare il contributo del Pd”. A chi sostiene che si tratti di una manovra interna per mettere in difficoltà la Segretaria Elly Schlein, il Senatore replica: “Una bugia. Mi sono confrontato con colleghi di tutte le anime del partito. È una piaga che riguarda tutti e su cui dovremmo lavorare insieme in Parlamento”.
Critica da respingere
Alle critiche secondo cui il ddl limiterebbe la possibilità di criticare Israele, Delrio risponde utilizzando un esempio concreto: “Non è vero. Le accuse si basano sul fatto che usiamo — senza darle forza di legge — la definizione dell’International Holocaust Remembrance Alliance, adottata dal Parlamento europeo e dal governo Conte II, sostenuto anche da Bonelli. Se fosse uno strumento repressivo, avrebbe già limitato il dibattito negli ultimi cinque anni, perché questa definizione è in vigore nei documenti ufficiali. Stiamo parlando del nulla. Il punto è: si vuole o no prendere un’iniziativa contro l’antisemitismo?”. Sul fronte opposto Fratelli d’Italia attacca il Pd. Il Deputato Andrea Pellicini definisce “da ammirare” gli esponenti dem che non hanno ritirato la firma dal ddl nonostante “l’anatema di Boccia” e parla di una situazione “grottesca” all’interno della Sinistra. Pellicini accusa il Pd di essere diventato “al traino dei movimenti pro-Palestina” e di bollare come “iniziative personali pericolose” anche le proposte contro l’odio antiebraico.
Nella sua dichiarazione, il Deputato FdI critica quella che definisce una “mutazione genetica” del Pd: “Fino a poco tempo fa santificava la Giornata della memoria del 27 gennaio, oggi — a Sinistra — non è più possibile difendere Israele senza rischiare la scomunica politica. È più facile cantare ‘Palestina libera dal fiume al mare’”.



