0

Gaza, Trump punta a un nuovo governo entro Natale. Nuovi raid in Libano, timori sulle leadership di Hamas

Approvato il bilancio del governo israeliano, Netanyahu: “L’esecutivo durerà fino a fine mandato”. Morto il capo della milizia anti-Hamas. Presidente Aoun: “Porre fine alle ostilità”
sabato, 6 Dicembre 2025
2 minuti di lettura

Nel mosaico sempre più complesso del Medioriente emergono quattro linee di frattura: il futuro governo di Gaza, la tenuta interna dell’esecutivo israeliano, l’escalation con il Libano e le crescenti misure di sicurezza adottate da Hamas all’estero. Mentre Xi Jinping ed Emmanuel Macron, nel loro vertice di Pechino, hanno rinnovato il sostegno alla soluzione dei due Stati e sollecitato Israele e Hamas a rispettare pienamente gli impegni sul cessate il fuoco, Trump torna pubblicamente in campo per Netanyahu, condividendo su Truth un articolo relativo alla richiesta di grazia inoltrata dal premier a Herzog. Un gesto che conferma quanto la dimensione giudiziaria del primo ministro continui a intrecciarsi con la diplomazia della Casa Bianca.Secondo media statunitensi, Donald Trump ritiene possibile che “prima di Natale” prenda forma un nuovo governo di Gaza. La Casa Bianca insiste che il cessate il fuoco e gli scambi di ostaggi abbiano aperto spazi verso “una pace più permanente”, come si legge nel documento che illustra la nuova strategia di sicurezza nazionale. L’amministrazione sostiene che l’Iran sia oggi “fortemente indebolito”, mentre Hamas avrebbe perso parte dei suoi principali sponsor regionali. Sul piano operativo, Washington guarda alla Turchia per la futura forza internazionale di stabilizzazione. L’ambasciatore americano Tom Barrack ha spiegato ad Abu Dhabi che Ankara potrebbe “disarmare Hamas in modo non violento” grazie ai suoi rapporti con il movimento, pur dubitando che Israele accetterà tale coinvolgimento per ragioni di fiducia. Intanto in Israele è diventato un caso politico lo stop imposto dal ministro Katz alla promozione del colonnello German Giltman, accusato di aver partecipato alle proteste contro la riforma giudiziaria del 2023. Intanto la stampa esterna protesta per il nuovo rinvio deciso dalla Corte Suprema israeliana sull’ingresso indipendente dei media nella Striscia di Gaza: è la nona proroga in un anno. In questo quadro il governo Netanyahu rivendica comunquesolidità. Il governo ha approvato il bilancio 2026 dopo un difficile compromesso tra il ministro delle Finanze Smotrich e quello della Difesa Katz. Il premier ha assicurato che l’esecutivo “durerà fino alla fine della legislatura”, respingendo i rumors di crisi. L’opposizione attacca: per Yair Lapid le nuove allocazioni premiano “corrotti e renitenti alla leva”, mentre Naftali Bennett denuncia un aggravio del costo della vita.

Raid in Libano

Sul terreno l’escalation prosegue. Tel Aviv ha colpito nel triangolo a sud di Beirut, mentre Israele ha condotto ieri una nuova serie di bombardamenti nel sud del Libano contro quelli che definisce depositi di armi di Hezbollah “nel cuore della popolazione civile”. Unifil ha segnalato sia l’ondata di raid nei villaggi di Marounah, Majadel e Baraachit sia un episodio avvenuto la notte precedente: tre motociclette con sei uomini si sono avvicinate a un veicolo della missione, sparando alcuni colpi senza causare feriti. La missione ONU parla di violazione della risoluzione 1701 e sollecita un’indagine immediata. Da Beirut, il presidente Joseph Aoun ribadisce che l’obiettivo dei colloqui di cessate il fuoco con Israele è “porre fine alle ostilità israeliane sul territorio libanese”, smentendo l’idea di una cooperazione economica avanzata da fonti israeliane. In Cisgiordania si registra un nuovo episodio di violenza: fonti palestinesi riferiscono che coloni israeliani hanno incendiato due veicoli nel villaggio di Taibe.

Hamas, il documento interno

In seguito alla morte del capo della milizia anti-Hamas Abu Shabab, ucciso in uno scontro fra clan, la guerra sotterranea che attraversa il movimento islamista palestinese appare invece nel documento interno di Hamas pubblicato da Asharq Al Awsat. Le direttive impongono riunioni senza telefoni, senza orologi e in luoghi privi di dispositivi elettronici, a causa del timore di essere localizzati e colpiti fuori dai paesi arabi. L’organizzazione ritiene che Israele continui a seguire i suoi quadri attraverso “tecnologie avanzate” e infiltrazioni di collaboratori. La nota avverte che persino smartwatch e router possono essere usati per stimare la presenza di persone in una stanza, e che “missili di precisione possono raggiungere qualsiasi bersaglio in pochi secondi”.

Esercitazioni missilistiche dell’Iran nello Stretto di Hormuz

Sul versante regionale, l’Iran ha condotto una nuova esercitazione navale lanciando missili fino a 2.000 chilometri di gittata nello Stretto di Hormuz e nel Mar dell’Oman, la seconda manovra dall’offensiva lampo di giugno che costò al Paese oltre mille vittime. Teheran ha nuovamente respinto le rivendicazioni degli Emirati sulle isole Abu Musa e Tunb, definendo “priva di basi” la dichiarazione del Consiglio di Cooperazione del Golfo.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

“Volo Roma – Teheran”, uno spettacolo racconta la violenza sulle donne

Quanti sono i volti della violenza? Nella giornata di oggi…

“Trump. La rivincita”. Storia di una resurrezione politica

Mass media, esperti di sondaggi, intellettuali, politologi erano tutti…