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Mattarella accende la fiamma di Milano-Cortina: “La tregua olimpica sia rispettata”

Al Quirinale la cerimonia con Frecce tricolori e autorità istituzionali. Appello del Presidente alla pace e al dialogo internazionale. Coventry del Cio: “L’Italia mostra energia e impegno per i Giochi”
sabato, 6 Dicembre 2025
2 minuti di lettura

Una folla riunita in piazza del Quirinale, e il sorvolo delle Frecce tricolori hanno accompagnato ieri l’accensione del braciere dei Giochi Invernali di Milano-Cortina 2026, affidata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Alla cerimonia, in una Roma a dir poco blindata, presenti tra gli altri il Premier Giorgia Meloni, i Presidenti delle Camere Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, i Ministri Matteo Salvini e Andrea Abodi, il Presidente del Coni Luciano Buonfiglio, il Presidente del Cip Marco Giunio De Sanctis, il Presidente della Fondazione Milano Cortina Giovanni Malagò, oltre alla Presidente del Cio Kirsty Coventry e ai Sindaci di Milano e Cortina Giuseppe Sala e Gianluca Lorenzi.

Il messaggio del Capo dello Stato

Il Capo dello Stato ha colto l’occasione per ricordare il valore della fiamma come simbolo di unione e continuità: “L’accensione della fiamma olimpica dà via a un percorso coinvolgente e rappresenta un valore che incarna principi universali. Il gioco olimpico garantisce a uomini e donne la possibilità di progredire, richiama alla solidarietà ed esige che non vi sia alcuna forma di sopraffazione legata all’origine etnica”. Mattarella ha quindi posto l’accento sulla tregua olimpica, sostenuta dall’Italia in sede internazionale: “Abbiamo chiesto che la tregua venga rinnovata e speriamo che i due mesi che ci separano dall’avvio dei Giochi possano portare a distensione e dialogo, fermare aggressioni e barbarie. Il segno di pace dei Giochi sarà chiaro e visibile a ogni latitudine”. Nelle sue parole anche un richiamo al momento storico: “Viviamo un cambiamento d’epoca che richiede speranza. Lo sport contiene e trasmette questo valore. Con il coraggio di superare i propri limiti possiamo raggiungere nuovi obiettivi. Accendendo la torcia ravviviamo la speranza di pace e di un progresso futuro”.

“L’Italia respira sport”

La Presidente del Cio Kirsty Coventry ha parlato dell’arrivo della fiamma in Italia come di un momento particolarmente significativo: “La settimana trascorsa a Olimpia è stata intensa. Vedere la fiamma giungere a Roma mi ha emozionato. Il popolo italiano trasmette una grande energia”. Coventry ha sottolineato il ruolo dello sport come strumento di inclusione: “La creatività e il coraggio sono valori che ogni atleta riconosce nel potere dello sport, capace di andare oltre barriere e confini, senza discriminazioni. Questo è lo spirito dei Giochi”. Ha inoltre espresso apprezzamento per l’organizzazione italiana: “Ho parlato con il Primo Ministro Meloni dell’entusiasmo che accompagna Milano-Cortina. Ho rassicurato il Presidente Mattarella che il team continuerà a lavorare con impegno. Spero che questi Giochi possano ispirare il mondo e mostrare la passione dell’Italia”.

La tregua olimpica

Sulla tregua olimpica è intervenuto anche il Presidente del Coni Malagò: “L’abbiamo portata avanti, firmata a Olimpia e presentata all’Onu. Il risultato è stato straordinario: hanno votato a favore quasi tutti i Paesi, compresa la Russia”. La Fondazione Milano Cortina ha confermato l’approvazione unanime della risoluzione.

La staffetta della torcia

Intanto è stato definito il percorso della torcia olimpica, che partirà oggi alle 9.30 con il primo tedoforo, Gregorio Paltrinieri. La staffetta attraverserà l’Italia per 12mila chilometri, toccando 300 comuni e 110 province. La fiaccola correrà dalle 7.30 alle 19.30, con pause notturne durante le quali verrà custodita in un’urna. Tra le tappe previste figurano luoghi simbolici come il Monte Rosa, la cascata delle Marmore, la costiera amalfitana e il Canal Grande a Venezia. A Natale la torcia sarà a Napoli, a Capodanno a Bari. Il 26 gennaio raggiungerà Cortina, dove avverrà lo sdoppiamento della fiamma: mentre la torcia proseguirà verso Milano, un’urna resterà in montagna per alimentare il braciere che si accenderà in contemporanea a quello di San Siro durante la cerimonia inaugurale del 6 febbraio. Un percorso che, nelle parole delle istituzioni, vuole unire territori e comunità nella marcia verso i Giochi del 2026.

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