Il governo di Taiwan ha deciso di vietare per un anno l’utilizzo dell’app cinese Xiaohongshu, popolare piattaforma di lifestyle e e-commerce, dopo che un’indagine ha rilevato ripetuti casi di frode e pubblicità ingannevole. La misura entrerà in vigore dal 10 dicembre 2025 e sarà valida su tutto il territorio nazionale. Secondo il Ministero dell’Economia Digitale, l’app avrebbe permesso la diffusione di contenuti fuorvianti e pratiche commerciali scorrette, con utenti truffati attraverso vendite di prodotti falsi o non consegnati. Le autorità hanno sottolineato che la sospensione è necessaria per “proteggere i consumatori e garantire la trasparenza del mercato digitale”. Xiaohongshu, conosciuta anche come “Little Red Book”, conta oltre 200 milioni di utenti attivi mensili a livello globale ed è molto diffusa tra i giovani taiwanesi. Il divieto rappresenta un duro colpo per la sua espansione internazionale e si inserisce in un contesto di crescente tensione tra Taipei e Pechino. Il governo ha chiarito che la sospensione non è definitiva: dopo un anno, l’app potrà tornare operativa solo se dimostrerà di aver adottato misure efficaci contro la frode e di rispettare le normative locali. Le reazioni sono state immediate. Molti consumatori hanno accolto positivamente la decisione, mentre alcuni influencer e venditori online hanno lamentato la perdita di una piattaforma importante per la loro attività. Pechino ha criticato la mossa, definendola “discriminatoria e politicizzata”. Gli analisti ritengono che il provvedimento rifletta non solo la volontà di tutelare i cittadini, ma anche la strategia di Taiwan di ridurre la dipendenza da piattaforme digitali cinesi, in un momento di forte rivalità geopolitica.



