0

Treccani: ‘Fiducia’ è la Parola dell’Anno 2025

venerdì, 5 Dicembre 2025
1 minuto di lettura

Dopo aver indicato rispetto come parola simbolo del 2024, l’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani elegge fiducia parola dell’anno 2025, riconoscendole una forte attualità e una profonda valenza etica. Una scelta che rispecchia il clima di un periodo segnato da incertezze geopolitiche, tensioni sociali e un diffuso bisogno di orientare lo sguardo verso il futuro con aspettative positive.
In questo scenario, la fiducia si impone come risposta essenziale: un elemento capace di sostenere la vita individuale e collettiva, rafforzando la rete di relazioni su cui si fonda ogni comunità. Non si tratta solo di un sentimento, ma di un vero e proprio legame che permette di costruire rapporti affidabili e duraturi, sia tra le persone sia fra cittadini e istituzioni. Il Dizionario dell’italiano Treccani 100 la definisce come “l’atteggiamento di tranquilla sicurezza che nasce da una valutazione positiva di una persona o di un gruppo di persone, verso altri o verso sé stessi”. Una descrizione che mette in luce la natura relazionale della fiducia e la sua presenza nelle diverse dimensioni dell’esperienza umana: dalla fiducia in sé, indispensabile per affrontare le sfide personali, alla fiducia nel prossimo e nella società, necessaria per alimentare coesione e senso di appartenenza.
La scelta dell’Istituto è stata rafforzata anche dai dati provenienti dai giovani utenti della piattaforma treccani.it: fiducia risulta tra le parole più cercate e quella che, rispetto al 2024, ha registrato il maggiore incremento percentuale di consultazioni. Un segnale che rivela quanto le nuove generazioni percepiscano questo termine come fragile ma allo stesso tempo imprescindibile. Molti giovani, oggi, sentono l’urgenza di ritessere legami, di credere in qualcuno o in qualcosa senza il timore di nuove delusioni. Perché solo fidandosi si riesce davvero ad aprirsi, condividere pensieri, paure e speranze.

Parola antica

Parola antica, con radici nel latino fides e fidelitas, la fiducia attraversa la tradizione medievale e arriva fino ai nostri giorni portando con sé significati legati all’affidamento, alla confidenza, alla fedeltà e alla responsabilità. Il teologo Adamo Scoto, nel Medioevo, scriveva “fiducia erecti et confirmati”, cioè “nella fiducia edificati e confermati”, sottolineandone il valore fondativo per la vita morale. In epoca contemporanea, Papa Giovanni Paolo II ha ricordato che “la fiducia bisogna meritarla con gesti e fatti concreti”: un richiamo alla dimensione pratica e quotidiana di questo concetto. È proprio su questo aspetto che Treccani insiste nella sua scelta: la fiducia non deve essere intesa solo come un sentimento interiore, ma come un comportamento, una responsabilità condivisa, un patrimonio etico da coltivare ogni giorno. In un tempo che chiede nuove forme di solidarietà e cooperazione, fiducia diventa così la parola-chiave per ricostruire il vivere comune e per restituire slancio a una società che desidera credere ancora nel futuro.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

Una magistratura che meriti fiducia

I 230 emendamenti presentati in Aula hanno fatto slittare la…

Speranza: “Iniziamo ad affrontare il Covid con strumenti ordinari”

“Abbiamo appena chiuso la stagione dell’autunno-inverno che è la più…