Alla vigilia di una nuova riunione dei ministri degli Esteri della Nato a Bruxelles, il conflitto in Ucraina si gioca su tre piani intrecciati. Sul fronte militare Mosca rivendica progressi e Kiev smentisce. Sul piano diplomatico, mentre Vladimir Putin accoglie al Cremlino gli emissari di Donald Trump, Zelensky continua il suo tour europeo a Dublino. Ma sul versante europeo la Banca centrale europea frena sull’uso degli asset russi congelati per finanziare Kiev. Intanto il presidente russo ha alzato i toni contro l’Unione Europea, accusata di voler sabotare il piano di pace americano. Secondo il Cremlino le capitali europee avrebbero avanzato proposte “deliberatamente inaccettabili” solo per poter poi accusare la Russia di rifiutare la pace. Putin ha assicurato di non desiderare una guerra con l’Europa, ma ha evocato “misure di ritorsione” contro le petroliere dei paesi che aiutano militarmente l’Ucraina e perfino la possibilità di “tagliare fuori Kiev dal Mar Nero” per impedire nuovi attacchi alle navi che trasportano il greggio russo eludendo le sanzioni. Sul tavolo del Cremlino c’è il nuovo piano di pace elaborato dagli Stati Uniti con Kiev. Ieri pomeriggio Putin ha ricevuto l’inviato di Trump, Steve Witkoff, accompagnato da Jared Kushner. Arrivati a piedi al Cremlino, i due sono stati lasciati ad attendere mentre Putin parlava a un forum, una tattica già vista nelle sue maratone negoziali. Secondo Axios, dopo Mosca voleranno in un paese europeo per incontrare Zelensky. Trump ha detto di sperare di “risolvere una nona guerra”, ricordando che “i nostri sono in Russia per cercare una soluzione”. Zelensky attende “segnali” dagli inviati dopo il faccia a faccia con Putin. Ha spiegato che il documento di Ginevra è stato “ulteriormente elaborato” nei colloqui in Florida con la delegazione guidata da Rustem Umerov. I nodi restano tre: territori, beni russi congelati e garanzie di sicurezza. Il presidente ucraino si dice pronto a rivedere Trump, ma solo in base all’esito della missione di Witkoff e alla qualità dei segnali che arriveranno da Mosca. In questo quadro, il segretario generale NATO Mark Rutte ha ribadito che non esiste al momento il consenso necessario per l’adesione dell’Ucraina all’alleanza, e si è detto convinto che gli sforzi statunitensi “riporteranno la pace in Europa”.
Zelensky al parlamento irlandese
Nelle stesse ore, a Dublino, Zelensky ha scelto la tribuna del parlamento irlandese per ribadire che l’Ucraina punta a “una pace senza umiliazioni”. “Nessuno può mentire al mondo intero, nemmeno Putin. Nessuno può essere solo contro tutti” ha detto il presidente ucraino, ricordando come l’unità con gli alleati abbia permesso al suo paese di resistere negli ultimi anni. Zelensky ha invitato gli stati europei a impedire che “i killer russi” tornino a viaggiare nel continente e ha insistito sul fatto che Mosca dovrà rispondere dell’“aggressione”. L’Irlanda, paese militarmente neutrale, ha rilanciato il proprio sostegno a Kiev. La presidente della Camera bassa, Verona Murphy, ha ricordato il precedente dell’accordo del Venerdi Santo per dimostrare che anche le ferite più profonde possono guarire con il dialogo. Ha precisato che la neutralità irlandese “non sarà mai indifferenza di fronte alle atrocità”. Il primo ministro Micheal Martin ha accusato Putin di “completa indifferenza per la vita umana e il diritto internazionale” e ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti, con 100 milioni di euro per forniture militari non letali e 25 milioni per il settore energetico ucraino. Zelensky è stato ricevuto anche dalla neopresidente Catherine Connolly, alla quale ha espresso “gratitudine per il sostegno incrollabile” di Dublino, che ospita circa 120 mila profughi ucraini.
Pokrovsk e Vovchansk
Sul terreno, il ministero della Difesa russo sostiene di avere il pieno controllo di Pokrovsk nella regione di Donetsk Lo Stato maggiore ucraino parla però di propaganda e definisce “inscenati” i video con la bandiera russa. Secondo Kiev i combattimenti continuano nella parte settentrionale della città, lungo la linea ferroviaria, dove le unità ucraine avrebbero inflitto “perdite significative” alle forze Russe. Ma Mosca insiste nel rivendicare la conquista di nuovi territori, tanto che il Putin ha invitato i giornalisti stranieri, compresi quelli ucraini, a visitare Pokrovsk e Kupiansk per “verificare con i propri occhi chi controlla davvero le città”.
Stop tecnico della Bce
Intanto, mentre a Roma slitta il decreto per prorogare l’invio di aiuti militari a Kiev, rinviato a uno dei prossimi Consigli dei ministri nonostante la scadenza a fine mese, a Bruxelles si consuma un braccio di ferro tecnico sulla proposta europea di finanziare un prestito da 140 miliardi per le riparazioni di guerra ucraine usando come garanzia gli asset russi. La Bce ha fatto sapere che una simile ipotesi rischierebbe di violare il divieto di finanziamento monetario previsto dai trattati. Non si tratterebbe di un rifiuto politico, ma della constatazione che la banca centrale non può farsi carico di una garanzia che finirebbe per configurare, di fatto, un finanziamento indiretto a Stati membri. La Commissione europea assicura che proseguirà le discussioni con la Bce per trovare formule alternative.



