Il regista iraniano Jafar Panahi, simbolo della resistenza culturale contro la censura del suo Paese, è stato premiato ai Gotham Awards di New York con un riconoscimento speciale alla carriera. Durante la cerimonia, Panahi ha dedicato il premio “a tutti i cineasti iraniani che rischiano tutto per la verità”, un messaggio che ha commosso la platea e acceso i riflettori sulla difficile condizione della libertà artistica in Iran. Panahi, 65 anni, è noto per opere come Il cerchio e Taxi Teheran, film che gli hanno valso premi internazionali ma anche persecuzioni da parte delle autorità iraniane. Arrestato più volte e sottoposto a divieti di espatrio e di lavoro, ha continuato a girare film clandestinamente, trasformando la sua stessa vita in un atto di resistenza. La sua presenza ai Gotham Awards è stata resa possibile grazie a un permesso straordinario ottenuto dopo pressioni internazionali. Sul palco, Panahi ha sottolineato come “il cinema non sia solo arte, ma un dovere morale verso la società”, ricordando i colleghi incarcerati o costretti all’esilio. Il premio a Panahi è stato accolto come un segnale politico oltre che culturale. Molti osservatori hanno interpretato la scelta dei Gotham come un gesto di solidarietà verso gli artisti iraniani, in un momento in cui la repressione si è intensificata dopo le proteste popolari degli ultimi anni. La serata newyorkese ha visto anche la celebrazione di altri cineasti indipendenti, ma il discorso di Panahi ha catalizzato l’attenzione, trasformando un riconoscimento cinematografico in un manifesto per la libertà di espressione. Con questo premio, il regista iraniano consolida il suo ruolo di voce universale contro la censura, ricordando che “la verità può costare cara, ma il silenzio costa sempre di più”.



