La prolungata crisi del Venezuela è diventata una sfida cruciale per la comunità internazionale. Per anni, la tentazione di ricorrere alla forza militare ha aleggiato nei dibattiti strategici di Washington. Eppure la storia ha dimostrato che l’imposizione esterna, per quanto potente, non garantisce né legittimità né stabilità. La sola forza militare statunitense non rovescerà Nicolás Maduro. La diplomazia, invece, potrebbe aprire la strada a una transizione pacifica.
I limiti della forza
Un intervento diretto o la minaccia di un’azione militare mancano sia del sostegno regionale sia di quello globale. L’America Latina ha costantemente respinto misure che minano la sovranità. Inoltre, un intervento armato rafforzerebbe la narrativa di Maduro sulla vittimizzazione e sull’aggressione straniera, consolidando il suo potere anziché indebolirlo.
Il potere della diplomazia
La vera forza degli Stati Uniti risiede nella loro leadership diplomatica. Quando coordinata con gli alleati europei, i partner latinoamericani e le organizzazioni multilaterali come le Nazioni Unite, la diplomazia statunitense può fungere da catalizzatore per una transizione democratica. L’obiettivo non è imporre, ma accompagnare i venezuelani nella riconciliazione, nella ricostruzione istituzionale e nel ripristino di libere elezioni.
Soluzioni proposte
Tavolo internazionale di negoziazione: istituire un meccanismo di dialogo sotto l’egida ONU, con attori regionali e garanti neutrali, per assicurare accordi verificabili su calendari elettorali e garanzie democratiche.
Sanzioni mirate e intelligenti: sostituire le sanzioni generali con misure focalizzate sulle élite corrotte, offrendo al contempo incentivi chiari a chi sostiene la transizione democratica.
- Aiuti umanitari coordinati: rafforzare l’assistenza internazionale in ambito sanitario, alimentare e migratorio, garantendo la consegna diretta ai cittadini e prevenendo manipolazioni da parte del regime.
Costruzione di fiducia istituzionale: sostenere la cooperazione tecnica per rafforzare il sistema elettorale, la magistratura e i media indipendenti. - Incentivi economici ed energetici: presentare un piano di ripresa graduale che colleghi l’accesso ai mercati e i finanziamenti internazionali a progressi misurabili nei diritti umani e nella democrazia.
Conclusione
La forza militare può abbattere muri, ma solo la diplomazia costruisce ponti. La strategia statunitense verso il Venezuela deve abbandonare la logica del rovesciamento del regime e abbracciare il dialogo. Se gli Stati Uniti dimostreranno che la loro più grande forza è la diplomazia, non solo contribuiranno a una transizione pacifica in Venezuela, ma riaffermeranno anche il loro ruolo di garanti della stabilità globale.
Alberto Flores Hernández, U.S. Minister of Foreign Affairs – Goedfa, United Nations



