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Tommaso Foti, Ministro per gli Affari europei

Foti: “Pnrr in movimento, raggiunti 366 obiettivi. La separazione delle carriere è una battaglia di libertà”

mercoledì, 26 Novembre 2025
1 minuto di lettura

Nel corso della trasmissione Agorà su Rai3, il Ministro per gli Affari europei Tommaso Foti ha fatto il punto sull’avanzamento del Pnrr, sul dibattito politico attorno alla separazione delle carriere e sull’analisi del voto alla luce della scarsa partecipazione elettorale. Foti ha rivendicato il buon andamento dell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, sottolineando che la credibilità italiana passa dalla capacità di raggiungere gli obiettivi concordati con Bruxelles.
L’erogazione è la dimostrazione che l’Italia è in movimento e il Pnrr in movimento, perché l’assegnazione delle risorse significa poco: se tu non raggiungi gli obiettivi, l’Unione Europea non liquida alcuna rata”, ha affermato.
Il Ministro ha confermato che l’ottava rata, pari a 12,3 miliardi di euro, verrà liquidata: resta solo da definire se tra il 28 novembre o il 2 dicembre, un aspetto “puramente tecnico”.

366 obiettivi

A oggi, ha spiegato Foti, l’Italia ha già raggiunto 366 obiettivi dall’inizio del Pnrr. Entro il 30 dicembre dovrà inoltre dimostrare il conseguimento di altri 50 obiettivi, che consentiranno di ottenere una nuova erogazione da 12,8 miliardi. All’orizzonte resta poi la decima rata, con scadenza tra il 30 giugno e il 30 agosto, quando sarà possibile completare la rendicontazione. Per quella tranche servirà il raggiungimento di 159 obiettivi, per un valore complessivo superiore ai 28 miliardi di euro.
Il Ministro è intervenuto anche sulla riforma costituzionale che introduce la separazione delle carriere tra pm e giudici, ribadendo la coerenza dell’attuale maggioranza.

Battaglia del Centrodestra

La separazione delle carriere è una battaglia che il Centrodestra ha sempre proposto agli elettori e che ogni volta che il centrodestra ha vinto è stata riproposta: questa volta è stata conclusa”, ha detto Foti. Secondo il Ministro, le critiche dell’opposizione sarebbero incoerenti: “Si vuol fare un referendum contro Meloni, che ha attuato una parte anche delle idee dell’attuale opposizione, che oggi nega”. Foti ha ricordato come nei programmi del PD — dal Segretario Martina fino alle elezioni del 2022 — fossero presenti proposte simili, come la separazione delle carriere o una diversa Corte disciplinare per i magistrati.
Il Centrodestra è stato coerente: non è una battaglia politica, è una battaglia di libertà. Decidono gli elettori come ritengono più opportuno”.

Affluenza in calo

Foti ha commentato anche i risultati dell’ultima tornata elettorale, indicando come dato più significativo il forte calo della partecipazione al voto. “Al di là del 3 a 3, che era un risultato possibile, il dato oggettivo è il calo fortissimo della partecipazione degli elettori”, ha osservato. Secondo il ministro, questo fenomeno ha due cause principali: l’effetto negativo delle elezioni frammentate, rispetto all’election day che “ha un’attrazione diversa” e mantiene più alta l’attenzione politica, e la percezione di un voto poco incisivo, poiché “bisogna fare in modo che l’elettore ritorni ad essere convinto che la sua decisione non è una decisione notarile”.

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