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Rappresentanti Usa, Ue e Ucraina a Ginevra per colloqui sul piano di pace. Raid russi su Dnipro, Mosca colpita dai droni

domenica, 23 Novembre 2025
1 minuto di lettura

Il Segretario di Stato americano Marco Rubio è atterrato questa mattina a Ginevra per il nuovo round di colloqui sul piano di pace promosso da Donald Trump. Alla riunione partecipano funzionari statunitensi, ucraini ed europei, con l’Unione Europea rappresentata dal capo di gabinetto di Ursula von der Leyen, Bjoern Seibert, e dal consigliere Pedro Lourtie. Sul tavolo c’è la bozza in 28 punti che prevede, tra l’altro, la riduzione dell’esercito ucraino, il divieto di armi a lunga gittata e concessioni sul Donbass e sulla Crimea.
La proposta è però al centro di una forte tensione politica negli Stati Uniti. Secondo alcuni senatori, Rubio avrebbe comunicato loro che il documento non riflette la posizione ufficiale di Washington ma “una lista di richieste della Russia”. Il Dipartimento di Stato ha smentito con forza: “Questo è palesemente falso”, ha scritto su X il portavoce Tommy Pigott. Anche l’inviato speciale Keith Kellogg ha ribadito che Washington non vuole ripetere gli errori degli accordi di Minsk.

Il parere dell’Europa

Intanto l’Europa prende le distanze dall’impianto statunitense. Tajani lo definisce “solo una base” e ribadisce che nessun accordo è possibile senza l’approvazione di Kiev e dell’Ue. Secondo Der Spiegel, i principali Paesi europei insieme a Giappone e Canada hanno già inviato a Washington una controproposta alternativa.
Dal Washington Post emerge un ulteriore elemento: per rendere più credibili le garanzie a favore dell’Ucraina, gli Stati Uniti potrebbero fornire a Kiev missili Tomahawk dopo l’eventuale accordo. L’amministrazione Trump starebbe valutando di alleggerire le limitazioni richieste dalla Russia, inclusa la riduzione dell’esercito ucraino.
Sul fronte militare, la guerra prosegue con intensità crescente. Nella notte tra sabato e domenica la Russia ha lanciato 98 droni contro diverse regioni ucraine: 27 hanno colpito i loro obiettivi. A Dnipro un edificio residenziale è stato centrato, causando un incendio e almeno quattordici feriti, tra cui una bambina di undici anni.
Parallelamente, l’Ucraina è accusata di aver colpito la centrale termoelettrica di Shatura, a est di Mosca, dove un vasto incendio ha interessato tre trasformatori. Le autorità russe parlano di droni abbattuti ma confermano danni estesi all’impianto e interruzioni nel riscaldamento per i residenti.
Il vertice di Ginevra si apre dunque in un clima di forte incertezza diplomatica e con un’escalation evidente sul terreno, mentre le parti cercano una mediazione che, per ora, appare ancora lontana.

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