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Donald Trump, Presidente Usa

Trump: Zelensky accetti il piano “entro giovedì”. Meloni al G20: “Italia pronta a collaborare”

sabato, 22 Novembre 2025
2 minuti di lettura

La crisi diplomatica attorno al piano di pace statunitense entra in una nuova fase mentre i leader mondiali si riuniscono a Johannesburg per il G20. La premier italiana Giorgia Meloni ribadisce la disponibilità dell’Italia a lavorare con i partner europei e americani per una “pace giusta”, mentre da Washington arriva l’ultimatum più duro: Donald Trump pretende che Volodymyr Zelensky accetti la bozza americana entro giovedì, giorno del Ringraziamento. Il governo ucraino ha respinto il piano statunitense, considerato troppo favorevole al Cremlino, e continua a chiedere pressione internazionale per costringere Mosca a fermare la guerra. Da Londra, la ministra degli Esteri Yvette Cooper ribadisce che “l’Ucraina deve determinare il proprio futuro” e che serve un “cessate il fuoco completo e negoziati significativi”.
Ma la posizione del presidente statunitense è ormai esplicita. “Zelensky dovrà approvare il piano di pace oppure sarà guerra” ha dichiarato Trump, aggiungendo che il leader ucraino “non ha le carte”. Il riferimento è al piano in 28 punti elaborato dagli Stati Uniti e giudicato da Kiev irricevibile perché prevedrebbe la cessione di territori, una riduzione drastica dell’esercito e l’impegno formale a non entrare mai nella Nato. “Volete dire che a Zelensky il piano non piace? Dovrà piacergli, a un certo punto dovrà accettare qualcosa” ha insistito il presidente americano, ricordando un precedente incontro nello Studio Ovale. L’ultimatum è fissato al 27 novembre: secondo Trump, oltre quella data non ci sarà spazio per ulteriori negoziazioni. Dal fronte americano arrivano anche le parole del vicepresidente JD Vance, che critica l’idea che ulteriori aiuti militari possano cambiare il corso del conflitto. “Si fantastica che con più soldi o armi la vittoria sarebbe a portata di mano. È una fantasia” ha scritto su X. Per Vance la pace dovrà essere “accettabile sia per la Russia sia per l’Ucraina” e dovrà “massimizzare le probabilità che la guerra non riprenda”. Il vicepresidente ha parlato ieri con Zelensky, ma la distanza resta enorme.

Meloni al G20: “L’Italia farà la sua parte”

A Johannesburg, Meloni interviene alla prima sessione di lavoro del G20 e riafferma la linea italiana: “L’Italia è pronta a collaborare con i suoi partner europei e americani per raggiungere una pace giusta in Ucraina”. La premier richiama anche l’impegno nel Medio Oriente e definisce “ingiustificata” l’aggressione russa. Nella tarda serata di ieri Meloni ha incontrato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, appena reduci da una telefonata con Zelensky. Il vertice rientra negli “intensi sforzi diplomatici” che Bruxelles sta conducendo sul dossier ucraino a margine del G20.
Proprio Costa sta provando a coordinare una linea europea. Al G20 ha convocato una riunione dei leader “affini” sulla questione ucraina, includendo Francia, Germania, Regno Unito, Italia, Norvegia, Canada, Giappone, Australia, Finlandia, Irlanda, Paesi Bassi e Spagna. Inoltre inviterà tutti i ventisette capi di Stato e di governo dell’Unione a un incontro sul tema durante il vertice Ue Unione Africana previsto a Luanda il 24 e 25 novembre.
Il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha parla di una conversazione “opportuna e significativa” con i colleghi di Francia, Regno Unito, Polonia, Finlandia, Italia, Germania e con l’Alto rappresentante Kaja Kallas. Sybiha riferisce di aver illustrato “la logica delle prossime mosse” di Kiev, condividendo gli esiti dei recenti contatti di Zelensky. “Abbiamo discusso in dettaglio gli elementi delle proposte americane e il nostro lavoro congiunto per aprire una strada verso una pace giusta” ha dichiarato.

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