Uno studio della Fondazione Filippo Caracciolo fotografa una Capitale con una domanda di taxi crescente a fronte di un’offerta ancora insufficiente. A Roma circolano 8.436 taxi, pari a 30,6 ogni 10.000 abitanti, molto meno rispetto ad altre grandi città europee come Madrid (87), Parigi (79) e Barcellona (63). La densità è di 6,6 taxi per km², contro i 26,7 di Milano e i 169,6 di Parigi, confermando un sistema sottodimensionato in una città vasta e con un trasporto pubblico che non sempre risponde alle necessità quotidiane degli utenti. La qualità del servizio è valutata positivamente per cortesia (44,5%), conoscenza dei percorsi (45%) e pulizia (36%), con una flotta sempre più ibrida e recente. Tuttavia, disponibilità dei mezzi e tempi di attesa restano i punti critici: il 58,4% dei residenti e l’85% dei non residenti li giudicano insufficienti; il 47% dei romani e il 63,6% dei turisti dichiara di aver atteso più del previsto. Problemi persistono anche sui pagamenti elettronici (32% dei residenti, 57% dei non residenti) e sul rifiuto delle corse brevi, segnalato dal 16,5% dei cittadini e dal 21,1% dei visitatori
Il giudizio complessivo risulta polarizzato: tra i residenti il 30,5% assegna il voto massimo, mentre il 29,5% dà valutazioni basse; tra i non residenti prevale un giudizio insufficiente (54%). Nel confronto con gli NCC, i romani preferiscono il taxi, mentre i turisti scelgono più spesso il noleggio con conducente per puntualità e trasparenza dei costi. Le piattaforme digitali rafforzano queste percezioni, soprattutto tra visitatori stranieri e utenti occasionali
Mobilità integrata
Lo studio sottolinea che l’impianto normativo vigente (legge 21/1992) è nato in un contesto diverso e oggi fatica a tenere il passo con una mobilità sempre più digitale e integrata. La Fondazione Caracciolo propone un aggiornamento graduale che includa maggiore digitalizzazione, obbligo di pagamenti elettronici e controlli più efficaci, senza penalizzare gli operatori e in linea con la visione europea di smart mobility. L’Assessore alla Mobilità Eugenio Patanè ha ricordato gli interventi dell’amministrazione: 1.000 nuove licenze, unite a circa 600 doppie guide, hanno aumentato l’offerta del 20% e ridotto le attese; le vetture per persone con disabilità sono passate da 40 a 240, grazie a un bando dedicato. Per la Fondazione Caracciolo, il servizio resta essenziale, con “elementi di qualità, ma anche margini di miglioramento”.



