Nelle settimane di lockdown abbiamo raccontato tante esperienze di welfare aziendale durante e oltre la crisi Covid-19. Esperienze viste dal lato delle aziende (attraverso la testimonianza degli HR) e viste dal lato dei provider. E molte riflessioni di esperti e studiosi dei fenomeni e delle dinamiche di welfare integrato e di welfare aziendale in particolare. Con piacere e interesse abbiamo ospitato anche una lunga e articolata riflessione che in sette puntate ci hanno fornito Luca Pesenti e Giovanni Scansani. Quelle note sono diventate un libro, un e-book edito da Vita e Pensiero (la casa editrice dell’Università Cattolica), dal titolo: Welfare aziendale: e adesso? Un nuovo patto tra impresa e lavoro dopo la pandemia”. Con la prefazione di Marco Bentivogli.
Luca Pesenti è professore associato nella Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove insegna Attori e modelli organizzativi del welfare privato, Organizzazione e capitale umano e Sistemi di welfare comparati. Svolge attività di consulenza, ricerca e formazione per istituzioni pubbliche, centri di ricerca, soggetti privati profit e nonprofit.
Giovanni Scansani, fin dall’inizio è una delle firme che hanno accompagnato la vita di WeWelfare.it. Scansani è docente a contratto all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (Laboratorio “Progettazione del Piano di Welfare Aziendale”) e come Giornalista pubblicista collabora con importanti testate dedicate all’HR Management. È stato CEO di Società appartenenti a gruppi internazionali attive nei servizi per il benessere organizzativo ed è stato co-fondatore di Valore Welfare Srl, società di consulenza specializzata nella progettazione di piani di Welfare Aziendale, della quale è stato Socio e Amministratore Unico sino alla sua cessione al gruppo italiano Cirfood.
Il tema del lavoro sarà un grande banco di prova per il post-epidemia. Rispetto alle precedenti crisi, questa volta non si tratterà semplicemente di salvarlo, ma di rilanciarlo come valore individuale e collettivo. È questa una delle “lezioni” che, tra le tante, il Covid-19 ci ha impartito. Vista da questa prospettiva, la questione chiama fin d’ora in causa anche il tema del Welfare Aziendale, elemento che del lavoro è ormai una componente di non secondaria importanza, spesso figlia di culture organizzative solide e radicate nel tempo, più recentemente frutto di nuove culture dell’HR management improntate alla logica del “valore condiviso”.
In questo quadro, la domanda che pongono gli autori del volume è al tempo stesso semplice e terribilmente complicata: come sarà il Welfare Aziendale del “dopo-Covid19”? Continuerà a rappresentare un sostegno importante per imprese e lavoratori, anche in una chiave marcatamente anticiclica (come già ha dimostrato nella fase finale della lunga crisi recessiva che ci siamo da poco lasciati alle spalle), oppure si attiverà la tentazione di credere che, in fondo, è un lusso che non ci si può più permettere? Il testo affronta alcuni dei temi più attuali che caratterizzano il lavoro in Italia ed offre una panoramica delle principali questioni aperte dalla crisi innescata dalla pandemia adottando una prospettiva costruttiva, ma non omettendo di segnalare gli aspetti critici che riguardano lo smart working, la partecipazione organizzativa, i premi di risultato e il mercato degli operatori gestionali (Provider). L’e-book di Pesenti e Scansani, “Welfare aziendale: e adesso?” – scaricabile gratuitamente dal sito – si chiude con alcune proposte per un aggiornamento normativo che possa tenere conto delle necessità dell’oggi e soprattutto di quelle che il lavoro e l’organizzazione d’impresa manifesteranno a breve. (Italpress)