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Strage nel carcere di Machala: 27 detenuti morti per asfissia nell’Ecuador

martedì, 11 Novembre 2025
1 minuto di lettura

Almeno 27 detenuti sono stati trovati morti per asfissia nel carcere di Machala, nella provincia meridionale di El Oro, Ecuador, in seguito a una violenta rivolta armata. Il bilancio complessivo delle vittime è salito a 31, secondo quanto riferito dal Servizio Nazionale per l’Assistenza Integrale agli Adulti Privati della Libertà (Snai), che ha confermato i decessi senza fornire ulteriori dettagli. La sommossa è scoppiata tra sabato e domenica, quando bande rivali all’interno del penitenziario si sono affrontate con armi da fuoco e incendi. Quattro detenuti sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco, mentre gli altri 27 sarebbero morti per asfissia, probabilmente causata da fumi tossici sprigionati durante gli scontri. Decine di feriti, tra detenuti e agenti, sono stati registrati. Secondo fonti locali, la violenza sarebbe legata al progetto governativo di trasferire alcuni detenuti in un nuovo carcere di massima sicurezza, in fase di inaugurazione. Una misura che ha inasprito le tensioni tra le gang carcerarie, già protagoniste di sanguinosi episodi negli ultimi anni. Dal 2021, più di 500 detenuti sono stati uccisi nei penitenziari ecuadoriani. Il governo ha annunciato l’invio di forze speciali per riprendere il controllo della struttura e avviare un’indagine interna. Ma la strage di Machala riaccende il dibattito sulla crisi del sistema penitenziario ecuadoriano, segnato da sovraffollamento, corruzione e infiltrazioni criminali. La comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione. Amnesty International ha chiesto un’indagine indipendente e il rispetto dei diritti umani dei detenuti. Intanto, le famiglie delle vittime attendono risposte, mentre il Paese si confronta con l’ennesimo capitolo di una violenza che sembra fuori controllo. 

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