La Cgil scenderà in piazza il prossimo 12 dicembre per uno sciopero generale nazionale contro la legge di bilancio del governo. La decisione è stata approvata ieri dall’assemblea dei delegati del sindacato e annunciata ufficialmente oggi al Nelson Mandela Forum di Firenze da Fulvio Fammoni, presidente dell’assemblea generale della Cgil, durante un’iniziativa a cui ha partecipato anche il Segretario generale Maurizio Landini.
“Ci rivolgiamo a tutte le persone, ai giovani, alle donne, ai lavoratori, alle lavoratrici e ai pensionati – ha dichiarato Landini –. Il 12 dicembre vogliamo che siano con noi in piazza per chiedere un cambio di rotta. C’è una maggioranza silenziosa in questo Paese, quella che lo tiene in piedi con il proprio lavoro, che chiede di essere ascoltata e di cambiare una logica sbagliata, per noi ormai insopportabile”.
“Segnale forte”
La Cgil contesta la manovra del Governo sui temi del lavoro, dei salari, delle pensioni e dei servizi pubblici, giudicando le misure previste inadeguate di fronte all’aumento del costo della vita e al peggioramento delle condizioni sociali. Secondo Landini, il sindacato intende lanciare “un segnale forte di partecipazione e di unità”, mobilitando tutte le categorie professionali e i territori.
Le manifestazioni si terranno in contemporanea in tutte le regioni italiane, con cortei e presidi che coinvolgeranno le principali città.
Il segretario della Cgil ha ribadito che lo sciopero del 12 dicembre “non sarà solo una protesta, ma un momento di proposta, per rimettere al centro la dignità del lavoro e la giustizia sociale”.



