Riunione a largo spettro per il Consiglio dei ministri numero 148, convocato ieri pomeriggio a Palazzo Chigi e presieduto dal Premier Giorgia Meloni. Sul tavolo sono arrivati una serie di decreti di attuazione di direttive europee, dal testo unico della finanza alla transizione verde, fino al nuovo quadro sulle batterie, insieme a provvedimenti ambientali, culturali e di protezione civile. In coda ai lavori, l’informativa del Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini sul Ponte sullo Stretto, con la conferma della linea: “Voglio far partire i lavori al più presto”, ha detto il leader della Lega ai colleghi di governo, precisando però che il Mit è in attesa delle motivazioni della Corte dei conti per rispondere punto per punto.
Finanza, decreto di adeguamento al diritto Ue
Su proposta del Ministro per gli Affari europei Tommaso Foti e del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti il Cdm ha approvato in esame preliminare un decreto legislativo che adegua il Testo unico della finanza alle ultime novità europee (regolamenti Ue 2023 e 2024 e direttive 2023/2864 e 2024/790). L’obiettivo è migliorare l’efficienza dei mercati regolamentati dell’Unione, intervenendo su tre fronti: regolamento degli strumenti finanziari, cooperazione tra autorità di vigilanza e gestione delle crisi dei depositari centrali in caso di liquidazione coatta. Una misura tecnica, ma di peso per l’allineamento del sistema italiano agli standard comunitari.
Transizione verde e stop al greenwashing
Altro decreto, sempre in esame preliminare, riguarda l’attuazione della direttiva Ue 2024/825 sulla responsabilizzazione dei consumatori nella transizione verde. Il Governo recepisce così le nuove norme che rafforzano la tutela contro le pratiche commerciali sleali e le informazioni poco trasparenti su ambiente e sostenibilità. Arrivano sanzioni contro le affermazioni “verdi” generiche o non dimostrabili, strumenti contro l’obsolescenza precoce dei prodotti e soprattutto un’etichetta armonizzata sulla durabilità, per rendere più chiaro al consumatore quanto un bene è destinato a durare. Un tassello della strategia per l’economia circolare.
Batterie: tracciabilità e riciclo
Il Cdm ha poi dato il via libera preliminare al decreto che adegua l’ordinamento italiano al regolamento Ue 2023/1542 su batterie e rifiuti di batterie. Il nuovo quadro europeo, che sostituisce la vecchia direttiva del 2006, regolamenta l’intero ciclo di vita delle batterie: progettazione sostenibile, immissione sul mercato, raccolta, riciclo. Il decreto italiano introduce obblighi di conformità, tracciabilità e responsabilità per gli operatori, rafforza il dovere di diligenza per approvvigionamenti sostenibili delle materie prime e istituisce sia il Registro dei produttori sia un Centro di coordinamento batterie. Previsti anche criteri ambientali minimi per gli appalti pubblici, così da favorire filiere più “verdi”.
Acque reflue, regole per il riutilizzo
In chiave ambientale è stato approvato anche, sempre in via preliminare, il regolamento sul riutilizzo delle acque reflue affinate, attuativo del regolamento Ue 2020/741. Il testo, proposto dal Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, definisce criteri, modalità e condizioni per l’uso sicuro di queste acque (in particolare in agricoltura), con l’obiettivo di dare una risposta strutturale alla crisi idrica e di tutelare salute umana, animale e ambiente. Ogni gestione dovrà essere accompagnata da un Piano di gestione dei rischi che individui responsabilità e controlli.
Codice della strada, arriva la proroga
Su proposta del Ministro delle Infrastrutture Salvini il Governo ha approvato un disegno di legge di proroga di sei mesi della delega prevista dalla legge 177/2024 per la riscrittura del Codice della strada. La motivazione è quella di consentire la completa messa a punto dei decreti attuativi e arrivare a un impianto organico, semplificato e stabile, che tenga conto delle nuove esigenze di sicurezza e delle innovazioni tecnologiche.
Ponte sullo Stretto, linea confermata
Nella parte dedicata alle informative, Salvini ha aggiornato il Cdm sullo stato dell’iter del Ponte sullo Stretto di Messina. Il ministro ha ricordato l’intervento della Corte dei conti e ha spiegato che il Mit sta attendendo le motivazioni per formulare risposte “puntuali”. La volontà politica, ha ribadito, resta quella di procedere “una volta superato positivamente il vaglio della Corte”, con l’obiettivo di aprire i cantieri “il prima possibile”. Una puntualizzazione che mira a tenere il dossier fra le priorità infrastrutturali dell’esecutivo.
Cultura: Alba capitale dell’arte contemporanea, Pistoia capitale del libro
Il Governo ha poi deliberato due designazioni simbolicamente rilevanti. Alba otterrà il titolo di Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027, per la capacità, riconosciuta dalla giuria, di legare rigenerazione territoriale, innovazione e partecipazione su un territorio Unesco (Langhe-Roero e Monferrato). Pistoia è stata invece scelta come Capitale italiana del libro 2026, con un progetto definito “inclusivo, radicato e di qualità”, che mette al centro lettura, lotta alla povertà educativa, attenzione al digitale e oltre 1.500 iniziative lungo l’anno.
Stato di emergenza e nomine
Il Cdm ha inoltre prorogato di 12 mesi alcuni stati di emergenza legati agli eventi meteorologici che hanno colpito Piemonte, Toscana e Lombardia tra 2024 e 2025, stanziando oltre 10 milioni di euro dal Fondo per le emergenze nazionali per gli interventi più urgenti. Sul fronte delle nomine, è stato dato il via libera alla designazione del prefetto Alessandra Guidi a Consigliere di Stato, al collocamento fuori ruolo del ministro plenipotenziario Michele Quaroni al ministero della Difesa come consigliere diplomatico, e alla permanenza in disponibilità di due dirigenti generali di Pubblica sicurezza.
È arrivato anche il sì alla concessione dell’assegno vitalizio della legge Bacchelli al pittore Giorgio Canino, in arte ‘Georges De Canino’.
Leggi regionali: impugnata la Sardegna
Infine, il Consiglio ha esaminato un pacchetto di leggi regionali: cinque non saranno impugnate (tra Veneto, Sardegna e Toscana), mentre è stata decisa l’impugnativa della legge di assestamento di bilancio della Regione Sardegna dell’11 settembre 2025 perché, secondo il governo, alcune norme escono dall’alveo delle competenze statutarie e violano principi costituzionali in materia di pubblico impiego e contrattazione.



