Ieri, nel giorno in cui l’Italia ha celebrato l’Unità Nazionale e le Forze Armate, Sergio Mattarella ha richiamato nuovamente l’urgenza di una difesa comune europea capace di affrontare le nuove sfide della sicurezza internazionale: “Il pericolo di allargamento del sanguinoso conflitto scatenato dall’aggressione russa all’Ucraina”, ha scritto nel messaggio inviato al Ministro della Difesa Guido Crosetto, “impone grande attenzione e un impegnativo sforzo di adattamento dello strumento militare, per la creazione di una comune forza di difesa europea che, in stretta cooperazione con l’Alleanza Atlantica, sia strumento di sicurezza per l’Italia e per l’Europa”. Il Presidente della Repubblica non ha preso la parola alla cerimonia principale di Ancona, al Porto Antico (dopo il suo omaggio all’Altare della Patria, a Roma), ma la sua presenza è stata il fulcro simbolico di una giornata dedicata alla memoria e alla responsabilità. Il Capo dello Stato ha presieduto la rassegna dei reparti militari schierati, accompagnato da Crosetto e dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano, prima della consegna delle onorificenze dell’Ordine Militare d’Italia alle Bandiere di Guerra di reparti dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e dei Carabinieri.
Villa Giusti
Tramite le sue parole il Presidente ha ricordato come il 4 novembre 1918, con l’armistizio di Villa Giusti, segnò “il coronamento del sogno risorgimentale dell’unità d’Italia” e l’inizio di una stagione di pace fondata sul sacrificio di milioni di italiani: “Questa giornata è momento di ricordo e riconoscenza per quanto i cittadini in uniforme fecero, combattendo per fare dell’Italia una Nazione indipendente e libera, ispirata a valori democratici e di pace”. Mattarella ha voluto sottolineare anche il ruolo delle Forze Armate nella storia recente del Paese: “Con grande professionalità e umanità, negli ultimi decenni sono intervenute in soccorso a popolazioni e in contesti dove è stato urgente operare per la pace”. E ha rivolto un appello alle giovani generazioni: “Il sacrificio di chi è caduto per l’Italia richiama la necessità di impegno nella difesa dei valori della Costituzione”. Il suo saluto si è chiuso con un messaggio di orgoglio e di unità: “Viva le Forze Armate, viva l’Italia”.
“Onore a chi difese la libertà e l’unità della Patria”
Anche Giorgia Meloni ha voluto rendere omaggio alle Forze Armate. In un messaggio diffuso sui social ha scritto: “Nel Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate onoriamo il sacrificio di chi, con coraggio e dedizione, ha difeso la libertà e l’unità della nostra Patria. Il loro esempio vive nei valori che ancora oggi ispirano le donne e gli uomini in uniforme, al servizio della Nazione”. Il Premier ha definito il 4 novembre una data “che ricorda a tutti noi il valore della coesione nazionale e del servizio al Paese”, ringraziando chi “ogni giorno serve con disciplina e onore l’Italia, dentro e fuori i confini”.
“Tempi complessi”
Nel suo lungo messaggio per la ricorrenza, il Ministro della Difesa Guido Crosetto ha parlato di “tempi complessi” e di un mondo in cui “la pace non è più scontata”. Rivolgendosi a militari e personale civile, ha detto: “Servire significa mettersi al servizio della collettività e della Patria, consapevoli che il contributo di ciascuno si intreccia con quello degli altri, formando la trama solida che protegge la nostra Repubblica”. Crosetto ha ricordato che le guerre del XXI secolo si combattono non solo sul terreno ma anche “nello spazio, nel cyberspazio e nella dimensione cognitiva”, evidenziando la necessità di una Difesa moderna, capace di affrontare minacce nuove e invisibili.
Sottolineando il tema scelto per la giornata (‘Difesa, la forza che unisce’) il Ministro ha definito la Difesa come “il legame che unisce territori e generazioni, che costruisce fiducia tra istituzioni e cittadini”. Ha poi voluto rendere omaggio alle famiglie dei militari, “pilastro silenzioso del servizio”, e ricordare i caduti “non come un atto simbolico, ma come fondamento dell’identità della Repubblica. Viva le Forze Armate. Viva la Repubblica. Viva l’Italia”, ha concluso Crosetto, salutando con emozione chi “ogni giorno serve con umanità, competenza e dedizione la sicurezza del Paese”.
Ancona, la città simbolo dell’Unità
La celebrazione di Ancona ha concluso le commemorazioni iniziate la mattina con l’omaggio del Presidente Mattarella al Milite Ignoto presso l’Altare della Patria, a Roma. Al Porto Antico, davanti a centinaia di cittadini, autorità e studenti, l’Italia ha reso onore ai propri soldati e alla storia che li lega alla libertà nazionale.



