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Francesco Boccia, Capogruppo Pd Senato della Repubblica

Cori fascisti nella sede di FdI a Parma, il Pd attacca: “Meloni condanni”. Il partito: “Già commissariata la sezione”

venerdì, 31 Ottobre 2025
1 minuto di lettura

Giovani che cantano “Me ne frego” e inneggiano al duce, un tricolore che sventola, cori e saluti fascisti dentro e fuori una sede di partito. È quanto si vede in un video diffuso sui social e rilanciato da la Repubblica, girato all’interno della sede di Fratelli d’Italia in Borgo del Parmigianino, a Parma.
Le immagini mostrano un gruppo di ragazzi, riconducibili a Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di FdI, intenti a intonare canti del ventennio e slogan inneggianti a Benito Mussolini. Le reazioni politiche non si sono fatte attendere. “Questa volta la matrice è chiara: giovani inneggiano al duce in una sede di FdI. Per questo chiediamo al Premier Meloni di condannare senza esitazione un episodio grave che offende una città e la storia del Paese”, dichiarano in una nota i Capigruppo del Pd, Chiara Braga e Francesco Boccia.
Meloni – proseguono – dovrebbe ricordare ai suoi, soprattutto ai più giovani, che governa democraticamente eletta perché qualcuno combatté il fascismo anche a costo della vita, e che la Costituzione su cui ha giurato è nata dalla Resistenza e dalla lotta di liberazione dal nazifascismo”.
Sulla stessa linea la senatrice bolognese Sandra Zampa, che parla di “una cultura fascista ancora diffusa nella base di Fratelli d’Italia” e chiede al Premier “fino a quando potrà tacere e acconsentire”. Anche il Senatore dem Daniela Manca accusa il partito di “non aver mai fatto davvero i conti con la propria storia”, aggiungendo che “il commissariamento di Parma non basta”.

FdI: “Federazione già commissariata”

Da Fratelli d’Italia arriva una replica ferma: “La condanna auspicata dal Pd è stata già emessa – si legge in una nota del Senatore Michele Barcaiuolo, coordinatore regionale del partito in Emilia-Romagna – con il commissariamento dei vertici locali di Gioventù Nazionale e l’attivazione delle procedure di allontanamento dei soggetti coinvolti, se iscritti all’organizzazione giovanile. Tutto ciò è stato deciso ben prima che la notizia diventasse pubblica”. “Non accettiamo lezioni – aggiunge Barcaiuolo – da chi in casa propria consente magliette inneggianti alle Brigate Rosse o manifestazioni contro la polizia”.
Anche il Deputato Fabio Roscani, Presidente nazionale di Gioventù Nazionale, ha ribadito che il commissariamento della federazione di Parma è stato disposto “nelle prime ore del mattino, ben prima della pubblicazione del video”, sottolineando che “non c’è spazio nel movimento per comportamenti incompatibili con i valori della libertà e della democrazia”.

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