Uragano Melissa devasta la Giamaica: almeno 19 vittime, blackout e comunità isolate

L’uragano Melissa ha colpito duramente la Giamaica, lasciando dietro di sé una scia di distruzione e almeno 19 vittime confermate, secondo quanto riferito il 30 ottobre dal ministro dell’Informazione Dana Morris Dixon ai media locali, tra cui il Jamaica Gleaner. Le aree più colpite sono le parrocchie occidentali di Westmoreland e St. Elizabeth, dove si registrano anche numerosi dispersi e centinaia di sfollati. Melissa, classificato inizialmente come uragano di categoria 5, è il più potente a colpire l’isola caraibica negli ultimi decenni. Dopo aver toccato terra martedì, ha causato inondazioni estese, frane e danni strutturali gravi a edifici, strade e infrastrutture elettriche. Migliaia di persone sono rimaste senza corrente, e molte comunità risultano ancora irraggiungibili. Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza in diverse regioni e ha avviato operazioni di soccorso con il supporto della Croce Rossa e di squadre internazionali. Le autorità hanno chiesto ai cittadini di evitare gli spostamenti e di segnalare eventuali dispersi. L’aeroporto internazionale di Norman Manley è stato temporaneamente chiuso, mentre le scuole resteranno chiuse fino a nuovo ordine. Secondo il National Hurricane Center statunitense, Melissa ha perso intensità scendendo a categoria 2 mentre si dirige verso le Bahamas e le Bermuda, ma resta una minaccia per le isole dell’Atlantico. Il bilancio complessivo nei Caraibi è salito a 49 morti, con 30 vittime ad Haiti e danni significativi anche a Cuba e nella Repubblica Dominicana. La presidente giamaicana Samia Suluhu Hassan ha espresso cordoglio per le vittime e ha promesso “un piano di ricostruzione rapido e inclusivo”. Intanto, la popolazione affronta l’emergenza tra blackout, scarsità di acqua potabile e timori per nuove piogge.