Buckingham Palace ha annunciato la revoca definitiva dei titoli militari e reali al principe Andrea, in seguito alle accuse di abusi sessuali legate al caso Epstein. La decisione, comunicata con una nota ufficiale, segna una rottura storica tra la monarchia britannica e uno dei suoi membri più controversi. “Il duca di York non svolgerà più alcuna funzione pubblica e difenderà il suo caso come cittadino privato,” si legge nel comunicato. Andrea, secondogenito della regina Elisabetta II, era stato accusato da Virginia Giuffre di aver avuto rapporti sessuali con lei quando era minorenne, in contesti riconducibili alla rete di sfruttamento orchestrata dal finanziere Jeffrey Epstein. Nonostante il principe abbia sempre negato le accuse, la pressione mediatica e politica ha reso insostenibile la sua permanenza all’interno della famiglia reale. Nel gennaio 2022, Andrea aveva già rinunciato ai patronati e ai titoli onorifici, ma la revoca definitiva — avvenuta dopo l’accordo extragiudiziale con Giuffre — rappresenta un atto formale di distanziamento. Fonti vicine alla corona parlano di una decisione “dolorosa ma necessaria”, presa in accordo con re Carlo III per tutelare l’integrità dell’istituzione monarchica. La vicenda ha avuto ripercussioni profonde sull’immagine della famiglia reale, già segnata da tensioni interne e scandali mediatici. L’opinione pubblica britannica si è divisa tra chi chiede maggiore trasparenza e chi teme un indebolimento della monarchia. Intanto, Andrea vive ritirato nella tenuta di Royal Lodge, senza incarichi ufficiali e con un profilo sempre più defilato. Il caso Epstein continua a produrre onde lunghe, coinvolgendo figure di alto profilo in ambiti politici, finanziari e istituzionali. E mentre la giustizia americana prosegue le indagini, la monarchia britannica cerca di voltare pagina — lasciando dietro di sé un titolo, un nome, e un’ombra difficile da dissolvere.
