Il Consiglio dei ministri ha approvato la legge di bilancio 2026, una manovra da 18,7 miliardi di euro che, secondo il Premier Giorgia Meloni, è “seria, equilibrata e di buonsenso”. Le risorse si concentrano su famiglie, imprese, lavoro e sanità, con coperture garantite da tagli ai ministeri e da un contributo di banche e assicurazioni, “non una tassa sugli extraprofitti”, ha precisato Meloni. Alle famiglie vanno 1,6 miliardi aggiuntivi, con il bonus mamme lavoratrici che sale da 40 a 60 euro al mese e l’esclusione della prima casa dal calcolo Isee. Per il taglio dell’Irpef sono stanziati 2,8 miliardi, mentre 1,9 miliardi serviranno ad aumentare i salari netti, riducendo la tassazione sui premi di produttività e detassando i turni notturni e festivi.
Alle imprese spettano 8 miliardi in incentivi e investimenti per la competitività, mentre la sanità riceve 2,4 miliardi in più nel 2026, portando le risorse a 136,5 miliardi nel 2025 e 7,4 miliardi aggiuntivi nel biennio 2025-2026. Previsti 6.300 nuovi infermieri, 1.000 medici e aumenti salariali.
Confermata una nuova rottamazione delle cartelle fino al 2023 per 16 milioni di contribuenti, con 108 rate in nove anni e sanzioni per chi interrompe i pagamenti. Le pensioni minime aumentano di 20 euro, mentre l’età pensionabile slitta di un mese nel 2027 e di due mesi dal 2028.
Meloni ha definito la legge di bilancio “una manovra per la crescita, non per la spesa”. Soddisfatti i Vicepremier: Tajani parla di provvedimento “condiviso e realistico”, Salvini di “ossigeno e speranza per milioni di italiani”.
