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Medio Oriente: Israele insiste su Rafah, Hamas denuncia violazioni della tregua

venerdì, 17 Ottobre 2025
1 minuto di lettura

Israele ha ribadito che la riapertura del valico di Rafah avverrà solo dopo la restituzione di tutti i corpi degli ostaggi israeliani ancora trattenuti a Gaza. Secondo fonti di Tel Aviv, Hamas non avrebbe consegnato tutte le salme in suo possesso, violando così i termini dell’accordo di cessate il fuoco. Il movimento palestinese respinge le accuse: “Alcuni corpi si trovano sotto le macerie o nei tunnel distrutti dai bombardamenti israeliani, e non possono essere recuperati senza mezzi per la rimozione dei detriti, vietati da Israele”, ha dichiarato in una nota. Nella notte, Al Jazeera ha pubblicato un filmato che mostrerebbe miliziani di Hamas intenti a scavare tra le rovine di Khan Younis alla ricerca dei resti dei 19 ostaggi israeliani non ancora restituiti. Nel video si vedono escavatori e ruspe in azione tra edifici distrutti. Hamas ribadisce che la consegna dei corpi “richiede tempo”, ma Israele accusa il gruppo di mancare agli impegni assunti. Nel frattempo, il ministro della Difesa Israel Katz ha ordinato l’avvio delle operazioni per delimitare la cosiddetta “linea gialla” nella Striscia di Gaza, una fascia di sicurezza che segna la zona di ritiro graduale dell’esercito israeliano (Idf). Katz ha diffuso su X un’immagine dei nuovi segnali di confine, simili ai barili blu usati in Libano, spiegando che serviranno da avvertimento “a terroristi e civili: ogni violazione sarà punita con il fuoco”. Secondo Al Jazeera, Israele avrebbe restituito a Gaza circa 120 corpi di palestinesi, molti dei quali mostrerebbero segni di tortura o esecuzione. L’Onu ha definito queste notizie “estremamente preoccupanti”: il portavoce di Antonio Guterres, Stephane Dujarric, ha chiesto “piena chiarezza e accertamento delle responsabilità per tutte le violazioni del diritto internazionale”.

Witkoff e Trump: “Tutti i corpi devono tornare a casa”

L’inviato speciale americano Steve Witkoff, intervenuto al Museo dell’Olocausto di Washington, ha ribadito che “gli Stati Uniti non smetteranno di lavorare finché ogni corpo non sarà restituito”. Witkoff ha elogiato il ruolo di Donald Trump nel garantire la tregua e il rilascio degli ostaggi vivi: “Ha unito chiarezza morale e forza, e questa combinazione ha salvato vite”. Il presidente Usa ha confermato che “Hamas ha consegnato oggi altri corpi”, e ha avuto in serata un nuovo colloquio con Benjamin Netanyahu. Il premier israeliano ha riferito a Trump di “sapere esattamente quanti corpi Hamas ancora detiene” e ha avvertito che, se non saranno restituiti, “Israele saprà come agire”.

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