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Innovismo sociale e città pronte al futuro

domenica, 5 Ottobre 2025
2 minuti di lettura

C’è una nuova crisi centrata sulla persona che necessità di sistemi nuovi, sociali, di prossimità. Riscoprire nella costruzione della società della conoscenza il pensiero di Jacques Maritain significa abbracciare la teoria dell’attività, della motivazione e della partecipazione per contrastare la teoria del disimpegno.

“Per poter parlare di autentico sviluppo, occorrerà verificare che si produca un miglioramento integrale nella qualità della vita umana, e questo implica analizzare lo spazio in cui si svolge l’esistenza delle persone” (Papa Francesco).

La società della conoscenza attraverso le proprie istituzioni educative e di carattere scientifico non può non guardare con attenzione al superamento delle crisi protratte dalla disuguaglianze sociali. E’ in gioco la dignità umana di noi stessi. La nuova missione della conoscenza sta nel rimodellare l’innovazione della co-produzione dei saperi in una “large language society” ad impatto sociale per meglio infondere di senso la “città della conoscenza” non più solo nell’incontro con l’assistenza ma nella fondazione della “comunità dell’esistenza”. E se la longevità trasversale diventa un fenomeno dirompente con cui interfacciarsi nell’ambito della psicologia dell’arco della vita (life-span psycology), questo è il tempo di co-progettare, co-programmare, co-evolvere insediamenti urbani come “città pronte al futuro”. Per creare una pluridimensionalità di prossimità avanzata le alleanze per il sapere diventano centrali. Significa contribuire alla costruzione non di una nuova componente di pensiero “processato” ma di un’area dell’umanesimo sociale insita nella società della conoscenza e nei luoghi del sapere nell’incontro con la “società organizzata delle persone” quale volano di forme sperimentali di generatività sociale che partendo dalla conoscenza nasca una nuova generazione di “trasformatori sociali”. Qui entra in campo l’innovismo, una nuova dottrina sociale di pensiero che si propone di affrontare le sfide del XXI secolo con una visione più completa, più efficace, più trasformativa e più “trasduttiva”. L’innovismo rappresenta il dispositivo per superare la crisi centrata sulla persona prima di scivolare completamente nella società cibernetica alterata. Lo sviluppo umano integrale della persona, che include la formazione, l’educazione e la crescita personale accompagna l’ecologia integrale, che considera l’ambiente naturale e sociale come un sistema interconnesso e interdipendente. L’accesso equo alla conoscenza per tutti e per tutte le età, come diritto fondamentale per lo sviluppo personale e sociale, così come il rispetto della parità di genere, rimane principio fondamentale per la costruzione di una società più giusta e equa. E’ la nascita di nuovo sociale “avanzato”, la cui infrastruttura si pone su tre livelli: superamento delle disuguaglianze sociali ed economiche, come obiettivo fondamentale per la costruzione di una società più giusta ed equa, ruolo delle reti di innovazione responsiva, guidate da una visione etica e sociale per lo sviluppo di tecnologie e soluzioni innovative, valutazioni di impatto trasformativo nei processi di decisione pubblica, dove considerare gli impatti sociali, ambientali ed economici delle decisioni pubbliche. L’innovismo non come una dottrina statica, ma un processo dinamico che si “evolve” costantemente per affrontare le nuove sfide e le nuove opportunità ripartendo dai labirinti di senso della mente della persona.

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