Trasferire risorse al fondo per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, potenziare la dotazione della Zes unica e accelerare sulle semplificazioni. Sono le proposte presentate da Cna alla Cabina di regia a Palazzo Chigi nell’ambito delle modifiche al Pnrr. È il piano della Confederazione nazionale degli artigiani per dare possibilità alle aziende di innovare ed essere competitive.
Nuove risorse necessarie
In dettaglio la Confederazione ha rilevato, “il buon tiraggio della misura per incentivare l’autoproduzione che ha quasi esaurito la dotazione complessiva di 320 milioni”,
scrive la Cna, “Un intervento a misura di piccole imprese che sarebbe opportuno rifinanziare (con un miliardo di euro) con parte delle risorse non utilizzate di Transizione 5.0. Cna inoltre ha sottolineato l’esigenza di potenziare le risorse per la Zes unica e al tempo stesso ha rinnovato la richiesta di abbassare la soglia minima di investimento oggi a 200mila euro che taglia fuori moltissime piccole imprese”. Per la Cna è necessario “accelerare il processo di semplificazioni, sul quale la Confederazione a presentato 100 proposte a costo zero di cui una parte accolte nel ddl varato recentemente dal Consiglio dei ministri”.
Energia ridurre costo bollette
Nei giorni scorsi Cna, Confartigianato e Casartigiani in audizione alla Commissione Industria del Senato sul Ddl concorrenza avevano sottolineato che il DDl non affronta il tema decisivo dell’energia, “mentre è necessaria una profonda e organica riforma per ridurre il costo delle bollette”. Il provvedimento a loro giudizio non affronta “in maniera concreta ed efficace un aspetto cruciale per la competitività del sistema produttivo e delle piccole imprese in particolare”. Per le tre organizzazioni occorre “avviare una revisione del mercato all’ingrosso”, procedere al “progressivo disaccoppiamento tra il prezzo dell’energia prodotta da fonti fossili e quello da fonti rinnovabili”. “Va esteso ai distributori di rete l’obbligo di separazione proprietaria per assicurare massima concorrenza e trasparenza del mercato energetico”.
Rafforzata la vigilanza
CNA, Confartigianato e Casartigiani hanno indicato che in generale “il corretto funzionamento del mercato assume una rilevanza prioritaria” in quanto “micro e piccole imprese risultano maggiormente esposte agli effetti negativi di contesti scarsamente concorrenziali”.
Più nel dettaglio, le tre organizzazioni giudicano in modo positivo la fissazione di criteri e strumenti per rafforzare vigilanza e controlli sulla gestione dei servizi pubblici locali, e la predisposizione di un atto di indirizzo strategico triennale per favorire il trasferimento tecnologico e rafforzare la relazione tra mondo della ricerca e quello delle imprese.