Il Vietnam è stato colpito duramente dal tifone Bualoi, una delle tempeste più violente della stagione monsonica. Almeno otto persone hanno perso la vita e altre diciassette risultano disperse, mentre le autorità continuano le operazioni di soccorso tra piogge torrenziali e frane. La provincia di Quang Nam è tra le più colpite: villaggi isolati, strade interrotte e centinaia di abitazioni danneggiate. Le immagini diffuse dai media locali mostrano tetti divelti, alberi abbattuti e fiumi ingrossati che hanno travolto ponti e infrastrutture. “Abbiamo perso tutto,” ha dichiarato un residente di Tam Ky, “la casa, il raccolto, la speranza.” Il governo ha mobilitato oltre 5.000 uomini tra esercito, polizia e volontari per assistere le popolazioni colpite. Le scuole sono state chiuse in diverse province e i voli da e per Da Nang sono stati cancellati. Le autorità hanno emesso allerte rosse per rischio idrogeologico e invitato i cittadini a evitare spostamenti non essenziali. Il tifone Bualoi, formatosi nel Pacifico occidentale, ha raggiunto la costa vietnamita con venti fino a 140 km/h, accompagnati da piogge incessanti. Secondo il Centro Meteorologico Nazionale, la tempesta si sta lentamente spostando verso nord, ma le sue conseguenze potrebbero protrarsi per giorni. La presidente Vo Thi Anh Xuan ha espresso cordoglio per le vittime e ha promesso aiuti immediati alle famiglie colpite. Intanto, le ONG internazionali si preparano a intervenire con beni di prima necessità e supporto logistico. Il Vietnam, già provato da eventi climatici estremi negli ultimi anni, si trova ancora una volta a fare i conti con la fragilità del territorio e la necessità di rafforzare le misure di prevenzione. Ma per ora, la priorità resta salvare vite e ricostruire ciò che il vento ha portato via.
