Da domani nuove evacuazioni sanitarie dalla Striscia di Gaza verso l’Italia. La Farnesina ha annunciato un’operazione in tre giorni — tra lunedì 29 settembre e mercoledì 1 ottobre — che porterà nel Paese complessivamente 150 persone tra bambini bisognosi di cure, studenti e accompagnatori, nell’ambito del dispositivo umanitario attivato dal Governo. La prima rotazione è prevista per domani: un gruppo iniziale di 15 minori, insieme a familiari e personale di supporto, decollerà verso tre scali italiani a bordo di C-130 dell’Aeronautica militare. I velivoli atterreranno a Ciampino, Lecce Galatina e Verona, dove équipe sanitarie e mediatori sono già stati allertati per il trasferimento immediato dei piccoli in ospedali specializzati. Tra i pazienti c’è anche la piccola Tuleen, affetta da una grave malformazione congenita e inserita nelle liste di priorità per l’evacuazione.
Con questa tranche, sale a “quasi 200” il numero complessivo dei bambini di Gaza accolti in Italia dall’avvio delle missioni sanitarie governative; considerando i familiari e gli accompagnatori, il totale delle persone assistite raggiunge quota 657. La Farnesina sottolinea che l’Italia “si conferma il primo tra i Paesi occidentali” ad aver organizzato corridoi umanitari strutturati per il trasferimento e la cura dei pazienti provenienti dall’enclave.
Due voli
Mercoledì 1 ottobre sarà la volta di 73 persone tra studenti e ricongiungimenti familiari: due voli della Guardia di Finanza in partenza da Amman atterreranno a Ciampino e Milano Linate. Gli aeromobili sono allestiti con il contributo della Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane), della Protezione civile e del Meccanismo europeo di Protezione civile; a bordo, oltre al personale di volo, saranno presenti team sanitari e operatori umanitari per l’assistenza durante il trasferimento. L’intero dispositivo è coordinato dalla Presidenza del Consiglio e dal Ministero degli Esteri, in sinergia con i Ministeri della Difesa e dell’Interno e con il Dipartimento della Protezione civile. Sul piano internazionale, l’operazione si svolge in raccordo con l’Organizzazione mondiale della sanità e con il Meccanismo europeo di Protezione civile, che assicurano standard comuni e canali di cooperazione con le autorità dei Paesi di transito.
Le nuove evacuazioni rientrano in un quadro più ampio di aiuti alla popolazione civile di Gaza: accanto agli interventi alimentari del progetto ‘Food for Gaza’, l’Italia sta ampliando il pilastro medico-sanitario, puntando su trattamenti che non possono essere garantiti nell’enclave a causa del collasso del sistema ospedaliero. Una volta in Italia, i minori verranno presi in carico da strutture pediatriche d’eccellenza, secondo percorsi clinici definiti con le regioni e le aziende sanitarie locali; per studenti e ricongiunti, è stato predisposto un accompagnamento amministrativo e psicologico per l’inserimento temporaneo sul territorio.