Claudia Cardinale, una delle attrici più celebrate del cinema europeo del Novecento, è morta ieri sera a Nemours, in Francia, all’età di 87 anni. Lo ha confermato il suo agente Laurent Savry, precisando che l’attrice si è spenta circondata dai figli. Con lei se ne va un simbolo della bellezza mediterranea e della recitazione istintiva, protagonista di oltre cento film e produzioni televisive. Nata a Tunisi nel 1938 da genitori siciliani, Cardinale fu scoperta a 17 anni dopo aver vinto un concorso di bellezza che la portò alla Mostra del Cinema di Venezia. Da lì, una carriera folgorante: nel 1958 il debutto ne ‘I soliti ignoti’ di Mario Monicelli, poi il successo internazionale con ‘8½’ di Federico Fellini, dove incarnò la purezza giovanile accanto a Marcello Mastroianni. Nello stesso anno, il ruolo di Angelica Sedara ne ‘Il Gattopardo‘ di Luchino Visconti la consacrò come diva assoluta, mentre ‘C’era una volta il West‘ di Sergio Leone le regalò una delle interpretazioni più intense della sua carriera. Considerata la risposta italiana a Brigitte Bardot, Cardinale scelse di non legarsi a Hollywood, preferendo il cinema europeo. “Sono un’attrice europea e andavo lì per dei film”, dichiarò nel 2002 al ‘Guardian’, rifiutando un contratto esclusivo con gli studios americani. Tra le sue collaborazioni internazionali, spiccano ‘Blindfold‘ con Rock Hudson e ‘The Professionals‘ con Burt Lancaster, che lei stessa definì “il miglior film che abbia mai fatto a Hollywood”. Nel 2000 fu nominata ambasciatrice UNESCO per i diritti delle donne. Ricevette il Leone d’oro alla carriera alla Mostra di Venezia, quasi quarant’anni dopo il suo debutto. Ebbe due figli: uno con il produttore Franco Cristaldi, suo marito dal 1966 al 1975, e uno con il regista Pasquale Squitieri. “Mi hanno dato tutto”, disse una volta. “Ho vissuto più di 150 vite, con donne completamente diverse.” Oggi, il cinema piange la fine di una di quelle vite, ma celebra l’eredità di tutte le altre.
