Nonostante i prezzi della birra abbiano raggiunto livelli mai visti, con un litro che supera i 15 euro in alcuni tendoni, migliaia di cittadini olandesi hanno affollato l’Oktoberfest nel primo weekend di apertura. Il celebre festival bavarese, che ogni anno attira milioni di visitatori da tutto il mondo, sembra non aver perso il suo fascino tra i giovani e meno giovani dei Paesi Bassi. Secondo le stime dell’ente turistico di Monaco, oltre 25.000 olandesi hanno raggiunto la città tra venerdì e domenica, molti a bordo di treni notturni o pullman organizzati. “È una tradizione che non possiamo saltare, anche se la birra costa più di una cena,” ha commentato Jeroen, 32 anni, arrivato da Utrecht con un gruppo di amici. L’aumento dei prezzi è stato attribuito all’inflazione, ai costi energetici e alla logistica post-pandemia. I gestori dei tendoni difendono le tariffe, sottolineando che la birra servita è prodotta localmente e segue rigidi standard di qualità. “Non è solo una bevanda, è parte dell’esperienza,” ha dichiarato Helmut Reiter, responsabile del tendone Hacker-Pschorr. Ma non tutti sono d’accordo. Sui social olandesi si moltiplicano le lamentele: “Pagare 18 euro per una birra e un pretzel è folle,” scrive un utente su X. Eppure, l’atmosfera festosa, la musica tradizionale e il richiamo culturale sembrano prevalere sulle considerazioni economiche. Le autorità locali hanno rafforzato la sicurezza e i controlli, anche in vista dell’afflusso internazionale. Nessun incidente rilevante è stato segnalato finora, e l’edizione 2025 si avvia a superare i numeri dello scorso anno. La birra costa, ma il richiamo dell’Oktoberfest resta irresistibile. E per migliaia di olandesi, brindare sotto il cielo bavarese vale ogni centesimo.
