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Trump avverte Putin: “la pazienza sta finendo”. la Nato valuta una no-fly zone in Polonia

Cremlino: "La Russia non ha mai minacciato nessuno", con l'Ucraina "negoziati in pausa". Il principe Harry in visita a Kiev
sabato, 13 Settembre 2025
2 minuti di lettura

Ieri la crisi tra Russia e Occidente ha fatto un nuovo salto di qualità. In tv, Donald Trump ha dichiarato che la sua pazienza verso Vladimir Putin “sta finendo, e sta finendo in fretta”, evocando una risposta “molto, molto forte”. Mentre a Bruxelles si discute un 19° pacchetto di sanzioni Ue, nell’Alleanza atlantica prende corpo – secondo fonti diplomatiche – l’ipotesi di una “zona cuscinetto aerea” lungo il confine polacco-ucraino per intercettare eventuali incursioni prima dello sconfinamento nello spazio Nato. Varsavia, intanto, respinge la versione più conciliante offerta da Trump sui droni russi: per Donald Tusk non è stato un “incidente”. Intervistato da “Fox & Friends”, il presidente Usa ha rivendicato la leva delle sanzioni su banche ed energia, citando anche la stretta tariffaria al 50% sull’export indiano verso gli Stati Uniti: una pressione che, ha ammesso, “non è facile e apre una frattura con l’India”, ma che a suo dire resta sul tavolo. Davanti ai cronisti, prima di volare a New York, ha ipotizzato che i droni russi entrati in Polonia potessero essere “un errore”, pur aggiungendo: “Sì, condannerei quanto accaduto”.

Nato: opzione no-fly zone

Dopo lo sconfinamento, il Comando supremo alleato in Europa lavora a “varie misure” di rafforzamento del fianco est. Tra queste, riferiscono più capitali, una no-fly zone limitata lungo la frontiera polacca con l’Ucraina, per ingaggiare e abbattere gli ordigni prima che sorvolino territorio Nato. In parallelo, a Kiev sono arrivati i ministri degli Esteri di Polonia e Regno Unito: “Non resteremo a guardare mentre Putin prosegue la sua invasione”, ha detto la titolare del Foreign Office Yvette Cooper, annunciando fondi aggiuntivi per le infrastrutture energetiche ucraine.

Bruxelles tra sanzioni e aiuti

Mercoledì la Commissione presenterà il nuovo pacchetto di misure contro Mosca, incentrato su “flotta ombra” di petroliere, sistema bancario e ulteriori restrizioni sull’export petrolifero. Sul fronte energetico, Washington spinge per accelerare l’azzeramento del gas russo entro 6-12 mesi grazie all’LNG Usa. L’Ue, intanto, ha convocato gli inviati di Russia e Bielorussia per protestare contro la violazione dello spazio aereo polacco e ha annunciato 40 milioni di euro per aiutare la popolazione ucraina ad affrontare il quarto inverno di guerra (generatori, trasformatori, ripari, assistenza in denaro e per i soggetti più fragili).

Mosca minimizza, Budapest bacchetta

Dal Cremlino Dmitry Peskov sostiene che “la Russia non ha mai minacciato nessuno” e che i canali negoziali con Kiev “esistono, ma sono in pausa”. L’Europa – dice – avrebbe un “sovraccarico emotivo” davanti alle esercitazioni congiunte “Zapad-2025” con la Bielorussia. Più a ovest, Viktor Orbán definisce “inaccettabile” l’incursione dei droni sul cielo polacco e riafferma la solidarietà storica dell’Ungheria con Varsavia.

Fronte di guerra: attacchi e contro-attacchi

Sul terreno, l’intelligence di Kiev rivendica un’operazione di droni che avrebbe sospeso nella notte le operazioni di carico petrolifero al porto russo di Primorsk, importante hub dell’export: un incendio sarebbe stato spento senza sversamenti. Mosca replica annunciando l’abbattimento di 221 droni ucraini, inclusi alcuni sopra le regioni di Mosca e San Pietroburgo. In Ucraina, nuovi raid russi hanno colpito Sumy (almeno tre morti e cinque feriti) e 16 insediamenti della regione di Zaporizhzhia, con 440 attacchi in 24 ore – tra bombardamenti d’artiglieria, FPV e colpi aerei su località come Huliaipole, Novodanylivka e Mala Tokmachka. Si accende anche il dossier industriale: Copenaghen ospiterà la prima espansione all’estero di un’azienda ucraina della difesa per produrre combustibile di missili a lungo raggio (programma “Flamingo”). Per la portavoce russa Maria Zakharova si tratta di una mossa “militarista” che “aumenta i rischi di escalation” e consente alla Danimarca di “arricchirsi con lo spargimento di sangue”.

Diplomazia e simboli

A Roma, Papa Leone ha ricevuto la presidente moldava Maia Sandu: in Segreteria di Stato si è discusso di sicurezza regionale e degli sviluppi della guerra in Ucraina. Sul versante mediatico, Andrius Kubilius – commissario europeo per Difesa e Spazio – invita l’Ue a “prepararsi a ogni provocazione russa”, elogiando la cooperazione con l’Italia su progetti comuni. In giornata è circolata anche la notizia di una visita del principe Harry a Kiev, gesto simbolico che si inserisce nel più ampio sforzo occidentale di visibilità e sostegno alla resistenza ucraina.

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