Messico, strage su rotaie: treno travolge autobus a due piani, 10 morti e oltre 60 feriti

Una tragedia di proporzioni devastanti ha colpito il cuore del Messico alle prime ore di lunedì. Un treno merci ha travolto un autobus a due piani, causando almeno 10 morti e più di 60 feriti, molti dei quali in condizioni critiche. L’incidente è avvenuto nei pressi di un passaggio a livello privo di barriere automatiche, già segnalato da tempo come pericoloso dai residenti. Secondo le prime ricostruzioni, l’autobus — che trasportava operai diretti verso le fabbriche della zona industriale di Atlacomulco — avrebbe tentato di attraversare i binari nonostante il segnale acustico fosse già attivo. Il convoglio ferroviario, carico di materiali pesanti e impossibilitato a frenare in tempo, ha colpito il mezzo in pieno, trascinandolo per oltre 200 metri prima di arrestarsi. Le immagini diffuse sui social mostrano una scena drammatica: l’autobus completamente accartocciato, corpi sparsi sull’asfalto, soccorritori impegnati in una corsa contro il tempo. Tra le vittime, secondo fonti ospedaliere, ci sarebbero anche due minorenni e un autista sopravvissuto ma in stato di shock. Il governatore dello Stato del Messico ha proclamato tre giorni di lutto regionale e ha promesso un’indagine “rapida e trasparente”. Tuttavia, le polemiche montano: quel passaggio a livello era stato oggetto di numerose segnalazioni da parte di sindacati e comitati civici, che da anni chiedevano l’installazione di sistemi di sicurezza adeguati. In un Paese dove il trasporto pubblico rappresenta spesso l’unica opzione per milioni di lavoratori, l’incidente riaccende il dibattito sulla sicurezza infrastrutturale e sulla responsabilità delle autorità locali. Intanto, le famiglie delle vittime piangono una strage che, secondo molti, si sarebbe potuta evitare. Il dolore si mescola alla rabbia, mentre il Messico si interroga su quanto ancora debba pagare in vite umane per la negligenza istituzionale.