Giornata di riforme e provvedimenti quella di ieri a Palazzo Chigi, dove il Consiglio dei Ministri ha approvato due misure di forte impatto e che di certo faranno parlare: il disegno di legge delega che riforma le professioni sanitarie e un decreto-legge che interviene in maniera significativa sull’esame di maturità e sulla scuola. Si tratta, insomma, di due decisioni molto attese e comunque annunciate dall’esecutivo negli scorsi mesi.
Professioni sanitarie

Il governo introduce un nuovo quadro sulla responsabilità professionale dei medici, confermando la punibilità solo in caso di colpa grave. L’obiettivo dichiarato è quello di ridurre gli effetti della cosiddetta medicina difensiva, stimata in circa 11 miliardi di euro annui, che porta a prescrizioni inutili e costose, con ricadute pesanti sui bilanci delle aziende sanitarie e sui tempi di attesa per i pazienti. “La norma mira a ridurre gli effetti perniciosi della medicina difensiva, conseguente alle numerose e spesso infondate denunce nei confronti dei medici”, hanno dichiarato i Ministri della Salute e della Giustizia, Orazio Schillaci e Carlo Nordio. “Circoscrivere la responsabilità penale dei sanitari non significa favorirne l’impunità, ma metterli nelle condizioni di operare con serenità e dedizione ai pazienti”.
Il provvedimento, spiegano i Ministri, rappresenta un impegno mantenuto: “Abbiamo confermato la responsabilità penale per colpa grave, senza ledere il diritto dei cittadini al giusto risarcimento”.
La riforma della maturità

Sul fronte scolastico, il decreto-legge approvato dal Cdm ridisegna l’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione, che torna a essere chiamato ufficialmente esame di maturità. “La riforma intende valutare la crescita complessiva dello studente, la sua autonomia e responsabilità”, ha spiegato il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Centrale sarà la prova orale: tutti gli studenti dovranno sostenerla, e chi deciderà di non rispondere volontariamente sarà bocciato.
Tra le novità: eliminata la discussione sul ‘documento’ introdotto negli anni scorsi; all’orale saranno portate quattro materie caratterizzanti; valorizzate le azioni meritevoli che denotano responsabilità e impegno. Il decreto stanzia inoltre 240 milioni una tantum per il contratto della scuola, trasforma i Pcto in “formazione scuola-lavoro”, rende ordinamentale il modello 4+2 e introduce nuove regole di sicurezza per i viaggi d’istruzione, con particolare attenzione agli studenti con disabilità. “Proseguiamo nel processo di riforma della scuola italiana per garantire serietà, qualità e sicurezza a studenti e insegnanti” ha concluso Valditara.
Meloni incontra il Presidente polacco Nawrocki

Sempre ieri il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricevuto a Palazzo Chigi il nuovo Presidente della Repubblica polacca, Karol Nawrocki. Durante il colloquio i due leader hanno sottolineato l’ottimo stato delle relazioni bilaterali e la comune linea di politica estera. In particolare, si legge nella nota di Palazzo Chigi, è stato ribadito il sostegno a una “pace giusta e duratura in Ucraina” e l’impegno congiunto per la stabilizzazione del Medio Oriente, alla luce dei recenti sviluppi.