Dopo 25 anni di negoziati, l’Unione Europea e il Mercosur hanno finalmente siglato un accordo storico che darà vita alla più vasta zona di libero scambio al mondo, coinvolgendo oltre 700 milioni di cittadini e un PIL combinato di circa 20 trilioni di dollari. Il via libera della Commissione europea, annunciato il 3 settembre, segna l’inizio di una nuova era per le relazioni economiche tra Europa e Sud America. L’intesa, firmata a Montevideo, prevede l’abbattimento progressivo dei dazi sul 90% dei prodotti scambiati tra le due aree. Per l’Europa, si aprono nuovi canali per l’export di automobili, macchinari, farmaci e prodotti agroalimentari di alta qualità. Per il Mercosur – che include Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay – si spalancano le porte del mercato europeo per carne bovina, pollame, zucchero, riso e frutta tropicale. Secondo le stime della Commissione, l’accordo potrebbe generare un aumento del 39% delle esportazioni europee verso il blocco sudamericano e sostenere fino a 440mila posti di lavoro. “È un passo strategico per diversificare le nostre relazioni commerciali e rafforzare la competitività europea”, ha dichiarato Ursula von der Leyen. Non mancano però le tensioni. Francia, Polonia e Austria hanno espresso preoccupazioni per l’impatto sul settore agricolo, temendo una concorrenza sleale. Per placare gli animi, Bruxelles ha introdotto misure di salvaguardia: quote tariffarie limitate e clausole di protezione per i prodotti sensibili, come la carne bovina e il pollame. L’accordo dovrà ora essere ratificato dal Parlamento europeo e dai 27 Stati membri. Ma il segnale politico è chiaro: in un mondo segnato da protezionismi e tensioni geopolitiche, l’Europa sceglie l’apertura e il dialogo.
