Si terranno domani, giovedì 4 settembre alle ore 16, presso la Chiesa del Dio Padre di Segrate, i funerali di Emilio Fede, scomparso ieri all’età di 94 anni. A darne notizia è stata la Fondazione Emilio Fede, con un comunicato che ha sottolineato il dolore della famiglia e il ricordo di un protagonista della televisione e dell’informazione italiana. “Con profondo dolore, la famiglia tutta annuncia la scomparsa di Emilio Fede, amato fratello, padre e nonno, giornalista e storico del panorama televisivo italiano, nonché direttore dal 2013 al 2014 de ‘La Discussione’. Emilio Fede ha rappresentato una figura di spicco nel mondo dell’informazione, lasciando un’impronta indelebile nella storia del giornalismo italiano”, si legge nella nota.
Una carriera tra giornalismo e televisione
Nato a Barcellona Pozzo di Gotto nel 1931, Fede iniziò la sua carriera come inviato di guerra e corrispondente, distinguendosi per il suo stile diretto e incisivo. Negli anni ’80 divenne uno dei volti più noti del Tg1, che condusse con signorilità e capacità di comunicazione, conquistando il grande pubblico.
Il passaggio a Mediaset segna la svolta definitiva della sua carriera: alla guida del Tg4 dal 1992 al 2012, Fede trasformò il telegiornale in un prodotto unico, a metà tra notiziario, talk e spettacolo. Con un linguaggio personale e una conduzione sempre riconoscibile, riuscì a fidelizzare circa un milione di telespettatori ogni sera, pur disponendo di una redazione ridotta. Per vent’anni rimase direttore, conduttore, autore e mattatore, imponendosi come uno dei personaggi più discussi e seguiti del panorama mediatico.
Tra successi e polemiche
La sua carriera fu segnata anche da posizioni spesso controverse e da opinioni che divisero il pubblico. Fede non temette mai di esporsi, rendendo il suo nome sinonimo di un giornalismo che, pur tra critiche e riconoscimenti, non lasciava indifferenti.
Il ricordo
La Senatrice Michaela Biancofiore, presidente del gruppo Civici d’Italia, Nm, Udc, Maie, lo ha ricordato così: “Tra i tanti meriti che ha avuto nella sua lunghissima carriera giornalistica, dapprima come inviato di guerra e poi volto popolare e grande anchorman del Tg1, che condusse con signorilità e assoluta capacità di ‘bucare’ il video, Emilio Fede ebbe quello di aver saputo fidelizzare circa un milione di telespettatori a sera inchiodati davanti al suo Tg4. Un grande risultato professionale, durato circa vent’anni, nonostante potesse contare solo su una piccolissima redazione, dove era direttore, conduttore, autore e intrattenitore”.
Biancofiore ha ricordato anche il legame personale con Silvio Berlusconi, che “gli ha voluto tantissimo bene anche nei momenti più difficili e complicati della sua vita professionale e personale”.