0

Ucraina, pressing su sanzioni e allargamento. Putin al presidente slovacco Fico: “Isteria pensare a un attacco all’Europa”

Ue sull'allargamento, l'Ungheria continua a bloccare l'adesione di Kiev
mercoledì, 3 Settembre 2025
3 minuti di lettura

Ieri la guerra è tornata a colpire la regione di Kiev: un attacco russo su Bila Tserkva ha ucciso almeno un civile e provocato incendi e danni diffusi a edifici residenziali. Un’altra vittima e due feriti sono stati segnalati a Kherson, mentre nella regione di Zaporizhzhia un 62enne è morto sotto le bombe su Uspenivka. Sul fronte opposto, un raid di droni ucraini ha costretto all’evacuazione oltre 300 residenti nella regione russa di Rostov.

Sul piano politico-strategico, il segretario generale della Nato, Mark Rutte, in visita in Lussemburgo, ha avvertito che Mosca sta ampliando in modo massiccio il proprio strumento militare “non per le parate” e ha assicurato che l’Alleanza è al lavoro per contrastare i disturbi al segnale GPS che hanno interessato vari Paesi europei.

La vicenda è tornata d’attualità dopo l’interferenza GPS registrata sull’aereo della presidente della Commissione Ursula von der Leyen in avvicinamento a Plovdiv: la Bulgaria ha escluso l’apertura di un’indagine, definendo il fenomeno una conseguenza della “guerra elettronica” in corso nell’area.

Dal fronte Usa, il segretario al Tesoro Scott Bessent ha ribadito che “tutte le opzioni sono sul tavolo” riguardo a nuove sanzioni contro la Russia, alla luce del perdurare dei bombardamenti. In un’intervista a la Repubblica, l’ex comandante dell’esercito americano in Europa Ben Hodges ha accusato Mosca di “mancanza di rispetto” e invocato misure di deterrenza più robuste: difesa aerea alleata per l’Ucraina, condivisione d’intelligence, blocco delle esportazioni energetiche russe e utilizzo dei beni congelati.

Adesione Ue

Intanto, a Copenaghen i ministri europei per gli Affari Ue hanno discusso l’allargamento: la Commissione spinge per aprire il primo cluster negoziale con Ucraina e Moldavia insieme, ma l’Ungheria continua a bloccare l’avvio formale dei negoziati per Kiev.

Germania e Francia chiedono soluzioni pragmatiche per non rallentare i due Paesi; Bruxelles sottolinea che il processo resta basato sul merito e legato a riforme su stato di diritto e anticorruzione. La commissaria all’Allargamento Marta Kos ha avvertito che il dossier è “impigliato nella contesa tra democrazie e regimi autoritari”, citando i tentativi russi di influenzare il voto in Moldavia.

Fico e Zelensky

Robert Fico, Primo Ministro della Slovacchia
Robert Fico, Primo Ministro della Slovacchia

Sul versante diplomatico, Robert Fico ha annunciato che venerdì vedrà Volodymyr Zelensky a Parigi, dopo i colloqui avuti ieri in Cina con Vladimir Putin e Xi Jinping. Il premier slovacco, che ha rivendicato l’aumento delle forniture di gas via TurkStream verso Bratislava, sostiene che “si sta creando un nuovo ordine multipolare”. La Commissione europea ha precisato che Fico non rappresenta Bruxelles nella sua missione.

Da Kiev, il consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak ha confermato per giovedì un incontro di Zelensky con von der Leyen, Rutte, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il premier britannico Keir Starmer (con Giorgia Meloni in videocollegamento) per “allineare gli orologi” sulle garanzie di sicurezza.

Putin: “isteria” europea

Vladimir Putin, Presidente della Russia
Vladimir Putin, Presidente della Russia

In Cina, Putin ha liquidato come “isteria” i timori occidentali su un eventuale attacco russo all’Europa: “Sull’ingresso dell’Ucraina nell’Ue non abbiamo mai obiezioni, è la Nato l’altra questione”, ha detto a Fico. Il Cremlino ha anche smentito discussioni con Xi sull’invio di peacekeeper cinesi in Ucraina e ha lasciato intendere un nuovo incontro a livello di ministri degli Esteri con gli Stati Uniti. Recep Tayyip Erdogan, di rientro dalla Cina, ha rilanciato l’idea di innalzare il livello dei negoziati sulla guerra, ma ha ammesso che Putin e Zelensky non sono ancora pronti a un faccia a faccia; Ankara resta disponibile a riattivare il “processo di Istanbul”.

Corea del Nord

Sul fronte asiatico, Kim Jong Un è in viaggio verso Pechino per la parata militare che celebra l’80° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale, alla presenza di Xi e di Putin. Secondo il NIS sudcoreano, circa 2.000 soldati nordcoreani sarebbero stati uccisi nel conflitto russo-ucraino: Pyongyang, dicono i servizi, avrebbe inviato oltre 10.000 militari nel 2024 nella regione russa di Kursk, oltre a munizioni e sistemi missilistici, e potrebbe dispiegarne altri 6.000.

Sul campo

Nel Donbas le rivendicazioni restano incrociate: Kiev annuncia la liberazione di Udachne (dopo Novoekonomichne), mentre Mosca sostiene di aver preso Fedorivka. Le mappe indipendenti del progetto Deep State non confermano per ora né l’uno né l’altro avanzamento. In Georgia otto manifestanti pro-Ue sono stati condannati fino a due anni e mezzo per aver “turbato l’ordine pubblico” nelle proteste seguite alle legislative del 2024: l’opposizione denuncia una deriva autoritaria filo-russa che mette a rischio il percorso europeo del Paese. Infine, sul caso che scuote Kiev, il sospetto assassino di Andriy Parubiy, ex presidente del Parlamento e figura dei moti filo-occidentali, ha confessato l’omicidio parlando di “vendetta personale”, ma ha negato legami con i servizi russi.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

Babbo Natale a Kharchiv. La lezione dei più piccoli

Mancano 18 giorni a Natale, ma come sappiamo non per…

La Cina rimuove i memoriali e censura l’indignazione online dopo che un mortale attacco automobilistico ha lasciato l’opinione pubblica scossa

Le autorità cinesi hanno cercato di calmare l’indignazione pubblica, scaturita…