Due camion colmi di rifiuti, accumulati per decenni ai margini della via Barone, sono stati rimossi in una sola giornata di lavoro. Si è conclusa così l’operazione ‘Rifiuti zero’, promossa dall’Ente Parco Nazionale e dal Comune di Pantelleria con il supporto di Corpo Forestale, Carabinieri Forestali, Polizia Municipale e diverse ditte locali. All’iniziativa, resa possibile dai finanziamenti del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, hanno preso parte anche Marco Tardelli, campione del mondo ’82, e la giornalista Myrta Merlino, che con la loro presenza hanno dato visibilità e motivazione a un lavoro di squadra complesso ma fondamentale.
La scoperta, avvenuta nei pressi della Piana di Ghirlanda, ha lasciato tutti sconcertati: una scarpata trasformata in discarica abusiva, con rifiuti stratificati per anni. Tra i materiali raccolti: ferro, copertoni, batterie d’auto, biciclette, pompe per l’agricoltura, sacchi di cemento, barattoli di vernice, frigoriferi, cavi elettrici e perfino sacchi pieni di abiti e scarpe.
“Abbiamo trovato di tutto – ha raccontato un operatore –. Rimuovere questi materiali in un’area così impervia è stata un’impresa”. Per gli ingombranti più pesanti è stata necessaria una gru elevatrice.
La spinta del Ct
Protagonista della giornata, Marco Tardelli ha prestato braccia ed entusiasmo, spronando i volontari: “Ci siamo divertiti a portare via la spazzatura, ma è stata un’operazione molto pesante. Chiedo ai turisti e agli abitanti di Pantelleria di non creare queste situazioni o di darci una mano. Saremo felici di accoglierli”, ha detto l’ex azzurro. Il commissario straordinario del Parco, Italo Cucci, ha sottolineato: “Pantelleria è… mondiale. Tardelli ha guidato una squadra speciale che ha dato una bella lezione ai vandali dell’isola. Due camionate di rifiuti sono sparite dai dirupi che dominano Ghirlanda: un gesto d’amore per l’isola e per l’ambiente”.
Le istituzioni
L’Assessore comunale Adriano Minardi ha evidenziato l’impatto economico: “Rimuovere rifiuti in zone impervie è un’operazione molto costosa. Abbiamo bisogno di risorse che da soli non abbiamo. Per questo è fondamentale affiancare alla pulizia attività di sensibilizzazione”.
Sulla stessa linea Carmine Vitale, direttore facente funzioni dell’Ente Parco: “Un plauso alle ditte pantesche che, ben attrezzate e organizzate, hanno reso possibile il risultato. Ma serve la collaborazione di tutti per difendere l’isola”. Non è mancato il riconoscimento per figure locali come Giuseppe Spata e Renato Rizzo, volontario che da mesi dedica tempo libero a ripulire l’isola da solo, diventando un simbolo di civismo spontaneo.
Sanzioni più dure
Dal 9 agosto è in vigore il Decreto Legge 116/2025, che introduce sanzioni molto più pesanti per chi abbandona rifiuti. Sul territorio resta attivo il centro di raccolta comunale di Punta Croce, gestito da Marilena Casano, dove cittadini e imprese possono conferire legalmente i materiali.
L’operazione ‘Rifiuti zero’ potrebbe avere un seguito a breve: gli organizzatori stanno valutando di legare la prossima iniziativa alla campagna nazionale ‘Puliamo il mondo 2025’ di Legambiente, in calendario dal 19 al 21 settembre.