Sabato sera, lungo un’autostrada del New Hampshire, Rudy Giuliani, ex sindaco di New York e figura chiave dell’amministrazione Trump, è rimasto coinvolto in un violento incidente stradale che ha richiesto il suo immediato ricovero in un centro traumatologico locale. L’auto su cui viaggiava è stata tamponata ad alta velocità da un altro veicolo, provocando danni significativi e lasciando Giuliani con una frattura vertebrale, lacerazioni multiple e contusioni diffuse, in particolare al braccio sinistro e alla gamba. Secondo quanto riferito dal suo capo della sicurezza, Michael Ragusa, l’incidente non è stato un attacco mirato. Giuliani, 81 anni, si trovava in un’auto a noleggio e nessuno avrebbe potuto identificarlo al momento dell’impatto. Tuttavia, la dinamica dell’accaduto ha sollevato interrogativi, soprattutto alla luce di un episodio avvenuto poco prima: Giuliani si era fermato per prestare aiuto a una donna vittima di violenza domestica, contattando le autorità e rimanendo con lei fino all’arrivo della polizia. Il gesto di solidarietà, che ha preceduto di pochi minuti l’incidente, ha aggiunto un elemento umano a una vicenda già drammatica. Il figlio, Andrew Giuliani, ha ringraziato pubblicamente i numerosi sostenitori per i messaggi di vicinanza, sottolineando che il padre è “di buon umore e sta recuperando rapidamente”. L’ex sindaco, noto per il suo ruolo durante l’11 settembre e per la sua controversa carriera politica, affronta ora una nuova sfida: il recupero fisico da un evento che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. Le autorità locali stanno indagando sulle cause dell’incidente, mentre il mondo politico osserva con attenzione.
