Dopo oltre un secolo di silenzio, la Francia ha ufficialmente restituito al Madagascar il teschio di Re Toera, monarca sakalava decapitato dalle truppe coloniali nel 1897 durante la campagna di conquista dell’isola. Il gesto è stato celebrato con una cerimonia al Ministero della Cultura francese, alla presenza della ministra Rachida Dati e della sua omologa malgascia Volamiranty Donna Mara. Il cranio del sovrano, insieme a quelli di due suoi guerrieri, era conservato da decenni al Musée de l’Homme di Parigi, catalogato come “resto antropologico” e mai esposto al pubblico. La sua restituzione rappresenta la prima applicazione concreta della legge francese del 2023 sulla restituzione dei resti umani appartenenti alle collezioni pubbliche. Re Toera, figura centrale della resistenza sakalava, fu catturato e giustiziato dalle truppe francesi dopo aver rifiutato di sottomettersi al dominio coloniale. La sua testa fu inviata in Francia come trofeo, in un gesto che oggi appare come emblema della violenza e dell’umiliazione inflitta ai popoli colonizzati. Per generazioni, la sua memoria è sopravvissuta nella tradizione orale malgascia. Il ritorno delle reliquie è previsto per il 31 agosto, con un volo diretto verso Antananarivo. Da lì, il cranio di Toera sarà trasportato in corteo fino ad Ambiky, antica capitale del regno sakalava e luogo del massacro coloniale. Le autorità locali hanno annunciato una settimana di commemorazioni, con cerimonie tradizionali, preghiere e incontri pubblici per onorare il sovrano e riflettere sul significato della restituzione. “Per noi, Toera non è solo un re, ma un martire, un simbolo della dignità e della resistenza del nostro popolo,” ha dichiarato Donna Mara, visibilmente commossa. “La sua testa torna a casa, e con essa una parte della nostra sovranità culturale.” Il gesto della Francia è stato accolto con favore anche da storici e attivisti, che lo considerano un passo importante verso la decolonizzazione della memoria.
