A Caracas è stata annunciata la liberazione di Amerigo De Grazia e Margarita Assenza, entrambi cittadini italo-venezuelani detenuti dal regime di Nicolás Maduro. L’ex deputato dell’opposizione era stato arrestato il 7 agosto 2024, mentre Assenza – collaboratrice del sindaco di Maracaibo Rafael Ramirez – era stata fermata due mesi dopo con l’accusa di “reati contro il patrimonio dello Stato”. La notizia, confermata da fonti diplomatiche, è il frutto di un lavoro prolungato condotto dalla Farnesina e dal corpo diplomatico italiano a Caracas, sotto l’impulso diretto del ministro degli Esteri Antonio Tajani. De Grazia era recluso all’ʼHelicoideʼ, la famigerata prigione dei servizi di sicurezza, in condizioni di isolamento e con problemi di salute che avevano spinto più volte l’Ambasciata d’Italia a sollecitare cure mediche adeguate.
Assenza, anch’essa detenuta nello stesso complesso, attende ora insieme all’ex deputato la prima udienza prevista per lunedì, quando un tribunale deciderà le modalità del procedimento e la loro posizione individuale.
Questione delicata
Entrambi resteranno comunque vincolati al divieto di lasciare Caracas, misura restrittiva che rientra nei provvedimenti stabiliti anche per altri detenuti, in parte trasferiti ai domiciliari. La vicenda conferma la delicatezza della situazione politica venezuelana, dove gli arresti di oppositori e attivisti continuano a rappresentare un nodo di tensione con la comunità internazionale.
Da Roma è arrivato il plauso di Forza Italia, che attraverso la Vicesegretaria e responsabile Esteri, Deborah Bergamini, ha sottolineato come la liberazione “sia l’esito di un lavoro molto complesso di cui va reso merito al ministro Tajani, alla Farnesina e al personale diplomatico”.