Turismo nautico, le imprese sono un vanto per l’Italia, ma bisogna individuare anche i futuri percorsi in un mondo dove la concorrenza si fa più presente e agguerrita. È il senso della riunione tenuta presso il ministero del turismo. Un incontro sulle: “strategie future per la valorizzazione della portualità turistica, del turismo nautico, porti turistici e delle marine italiane”.
Un confronto sul futuro
Con l’occasione è stato avviato un tavolo di confronto a cui hanno partecipato Cna turismo e commercio e Cna Nautica, in cui è emersa, spiega la Confederazione nazionale degli artigiani, “l’importanza di inserire – attraverso una strategia unitaria condivisa – le attività di valorizzazione del turismo nautico e della portualità turistica”.
“Sono state avanzate idee e proposte innovative”, evidenzia la Cna, “per potenziare l’attrattività delle destinazioni turistico – portuali italiane, migliorare l’infrastruttura portuale e promuovere un turismo sostenibile e responsabile”.
Un piano strategico
Il dialogo ha messo in luce, in modo costruttivo, l’importanza di unire le forze per affrontare le sfide attuali per il turismo marittimo “al fine di affrontare le soluzioni all’interno di un piano di sviluppo strategico dove emerge il valore del turismo nautico e della portualità ai fini turistici in Italia”.
Snellire le procedure
La delegazione CNA, nel suo intervento, ha ribadito inoltre in tema che sta a cuore della Confederazione, quello della riduzione delle incombenze burocratiche che creano più barriere che soluzioni. Per la Cna, quindi rimane, “l’importanza di una semplificazione delle procedure che andranno a sostituire una normativa decisamente datata, nonché l’importanza di attivare politiche mirate a sostenere la passione dell’andare per mare e tutto l’indotto che può scaturire da una migliore valorizzazione delle nostre coste”.