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Mutui, importo medio in aumento: nel 2025 richiesti oltre 137 mila euro. Crescono durata e peso dei giovani

mercoledì, 20 Agosto 2025
1 minuto di lettura

Aumenta l’importo medio richiesto per un mutuo in Italia. Secondo l’analisi congiunta di Facile.it e Mutui.it, nei primi sei mesi del 2025 chi ha presentato domanda di finanziamento ha puntato ad ottenere, in media, 137.315 euro, cifra in crescita del 3,1% rispetto allo stesso periodo del 2024. Non solo l’importo richiesto: in aumento anche il valore medio degli immobili oggetto di mutuo, salito a 208.405 euro(+1%). Si allunga inoltre la durata dei piani di ammortamento, passata da 24 a 25 anni, mentre l’LTV medio (loan to value, cioè il rapporto tra finanziamento e valore dell’immobile) ha toccato il 72%.
“Le buone condizioni offerte dalle banche, l’alleggerimento del costo del denaro e un aumento generale della fiducia dei consumatori hanno avuto un impatto positivo sul mercato dei mutui”, spiegano gli esperti di Facile.it. “Gli italiani sono tornati a chiedere finanziamenti per coronare il sogno di comprare casa”.

Sempre più giovani tra i richiedenti

Un segnale incoraggiante arriva dall’età media dei mutuatari, scesa dai 41 anni del 2024 ai 40 anni attuali. Pur rimanendo sopra i livelli pre-crisi dei tassi variabili (nel 2022 si chiedeva un mutuo, in media, prima dei 40 anni), il dato mostra una crescente partecipazione dei giovani: la quota di richiedenti under 36 è salita dal 36% al 38% in un anno. Nel primo semestre 2025 è aumentato anche il peso delle surroghe, che hanno rappresentato il 28% delle richieste totali, in lieve aumento rispetto al 2024.
Dal lato dell’offerta, il mercato ha registrato un riallineamento dei tassi: i fissi sono saliti, seguendo l’andamento dell’indice IRS, mentre i variabili sono scesi, complice il calo dell’Euribor dovuto ai tagli della BCE.
Oggi, per un mutuo medio da 126.000 euro in 25 anni con LTV al 70%, le migliori offerte online propongono:
Tasso fisso: TAN 2,92% con rata mensile di 592 euro.
Tasso variabile: TAN 2,33% con rata di 554 euro.
Nonostante la convenienza dei variabili, la preferenza degli italiani resta saldamente ancorata al tasso fisso: 9 mutuatari su 10 nei primi sei mesi dell’anno hanno scelto questa soluzione.

La scelta del mutuo

Gli esperti ricordano che la decisione non può basarsi solo sul tasso: “I variabili, seppur più convenienti oggi, possono cambiare nel tempo, mentre i fissi garantiscono stabilità. Non esiste una scelta giusta o sbagliata in assoluto: dipende dalle esigenze del mutuatario. L’intervento di un consulente esperto può aiutare a individuare la soluzione più adatta”.

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