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Lavrov apre ai negoziati: “Pronti a formati bilaterali e trilaterali”

martedì, 19 Agosto 2025
1 minuto di lettura

“Non rifiutiamo nessuna forma di lavoro, né bilaterale né trilaterale. La cosa principale è che qualsiasi formato sia incluso per il bene di un passo dopo passo, gradualmente, partendo dal livello degli esperti e poi attraversando tutte le fasi necessarie per preparare i vertici”. Con queste parole il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha ribadito in un’intervista all’emittente Rossiya-24 la disponibilità del Cremlino a sostenere un approccio pragmatico e progressivo nei negoziati internazionali. Il capo della diplomazia russa ha anche sottolineato come al recente incontro in Alaska, tra i presidenti Vladimir Putin e Donald Trump, “ci fosse una buona atmosfera”, definendo la conversazione “utile” e motivata dalla volontà americana di raggiungere risultati “a lungo termine, sostenibili e affidabili”.
Lavrov ha respinto le accuse di mire territoriali da parte di Mosca: “Non abbiamo mai parlato semplicemente di conquistare territori. Né la Crimea, né il Donbass, né la Novorossiya sono mai stati il nostro obiettivo. Il nostro obiettivo era proteggere le persone, il popolo russo, che ha vissuto su queste terre per secoli, fondando città, porti e fabbriche”.

“Via libera al bilaterale Putin-Zelensky è un passo avanti”

La prospettiva di un faccia a faccia tra Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stata salutata positivamente anche in Italia. “Il via libera di Vladimir Putin al bilaterale con Zelensky è una buona notizia e un significativo passo in avanti, maturato anche grazie all’intervento di Trump. Auspichiamo che il faccia a faccia possa confermarsi un passaggio decisivo verso la pace”, recita una nota della Lega.
Secondo fonti americane, i colloqui a Washington avrebbero impresso una svolta alle trattative per la pace in Ucraina. Trump ha rivelato di aver avviato i contatti diretti con Putin: “Ho iniziato a organizzare un incontro fra Putin e Zelensky, in un luogo da definire. Dopo questo bilaterale, avremo un trilaterale con me e i due presidenti”, ha scritto l’ex presidente su Truth Social.
Nella East Room della Casa Bianca, Trump, Zelensky e i leader europei hanno discusso di sicurezza territoriale, liberazione degli ostaggi e protezione dei civili. Al termine della giornata, Trump ha definito l’intesa “un ottimo passo iniziale per una guerra che dura da quasi quattro anni”.

L’Europa tra cauto ottimismo e scetticismo

Dall’Europa arrivano segnali contrastanti. Il cancelliere tedesco Friedrich Mertz ha anticipato che il vertice Putin-Zelensky potrebbe tenersi entro due settimane. Più prudente il presidente francese Emmanuel Macron, che ha dichiarato: “Dubito che Putin voglia la pace”, chiedendo un rafforzamento delle sanzioni se i negoziati dovessero arenarsi.
Secondo indiscrezioni raccolte dal Financial Times, l’Ucraina sarebbe pronta ad acquistare fino a 100 miliardi di dollari di armi statunitensi, con finanziamenti europei, in cambio di garanzie di sicurezza da parte di Washington.

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