ROMA (ITALPRESS) – “Ho sentito racconti bellissimi, io ho un solo aneddoto ma indimenticabile. Mi trovavo al Sistina e racconto la storia di mio padre che mi cresce con la storia di Modugno, mentre recito e canto in penombra tra gli spettatori c’è Pippo Baudo. Finito lo spettacolo lo aspetto in camerino ma non venne, il giorno dopo mi chiama con un numero sconosciuto ed era lui che si scusava perché temeva di disturbare e di essere catalizzatore di quel momento. Poi mi disse che lo avevo emozionato tanto, che aveva rivisto suo padre, la sua Sicilia”. E’ il ricordo di Beppe
Fiorello alla camera ardente di Pippo Baudo. “Quella fu una telefonata molto lunga dove elencò tutto ciò che avevo fatto nella mia carriera, delle cose che facevo gradiva il coniugare il nazionalpopolare con i temi impegnati. Sono qui, come lui al Sistina, spettatore per ringraziarlo ancora una volta”, aggiunge.
col4/sat/gtr