Mosca conferma che è stato raggiunto un accordo di principio per un vertice tra Vladimir Putin e Donald Trump. A comunicarlo è il consigliere del Cremlino Yuri Ushakov, che ha parlato di un’intesa proposta dalla parte americana per un faccia a faccia “nei prossimi giorni”. Il luogo dell’incontro è già stato deciso ma, per ora, non è stato reso pubblico. Si lavora alla fase organizzativa e logistica, in coordinamento tra i due Paesi.
Gli Emirati Arabi tra le sedi possibili
Il presidente russo ha lasciato intendere che il vertice potrebbe tenersi negli Emirati Arabi Uniti, descritti come “un luogo del tutto adatto” per ospitare l’evento. Anche fonti vicine all’organizzazione parlano degli Emirati come opzione concreta, sebbene non ci sia ancora un annuncio ufficiale. Se confermato, sarebbe il primo incontro diretto tra i due leader da oltre quattro anni.
Trump si dice pronto a vedere anche Zelensky
Durante le dichiarazioni alla stampa, Trump ha aperto alla possibilità di incontrare non solo Putin ma anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Tuttavia, al momento Mosca non commenta l’ipotesi di un vertice a tre. Il Cremlino si limita a confermare il colloquio con Washington, senza fare riferimenti diretti a Kiev.
Putin frena sull’incontro con Zelensky
Dalla Russia arrivano segnali chiari: “Non ci sono le condizioni per un incontro con Zelensky”, ha affermato Putin in risposta alle ipotesi di un trilaterale. Secondo quanto trapela, sarebbe stato l’inviato americano Steve Witkoff a suggerire la possibilità di includere l’Ucraina nel vertice, ma la proposta è rimasta senza risposta ufficiale da parte di Mosca.
Kiev chiede un ruolo per l’Europa nei negoziati
Da parte ucraina, Zelensky ha ribadito la necessità che anche l’Europa sia coinvolta nel processo di pace. Dopo il colloquio tra Cremlino e Casa Bianca, il presidente ucraino ha dichiarato che “la Russia sembra più incline alla tregua”. Resta da capire se questa apertura porterà a un cambio di passo nei rapporti diplomatici.
Pressioni da Washington, in arrivo una scadenza
Nelle prossime ore scade l’ultimatum lanciato dagli Stati Uniti, che hanno chiesto a Mosca segnali concreti verso la cessazione delle ostilità. In caso contrario, la Casa Bianca potrebbe procedere con nuove sanzioni, in particolare nel settore energetico. La proposta del vertice potrebbe essere anche un modo per guadagnare tempo e rallentare eventuali misure punitive.