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Confesercenti: commercio, crisi strutturale servono sostegni per le attività di vicinato e tagli fiscali per le famiglie

Per la Confederazione incertezze e segnali negativi condizionano i consumi
martedì, 5 Agosto 2025
1 minuto di lettura

Si conferma un quadro economico sostanzialmente in stallo e la ripresa rimane un auspicio. È la sintesi della analisi della Confesercenti che non vede, stando ai dati Istat e alle imposizioni dei nuovi dazi, una prospettiva migliore per il commercio. I segnali che arrivano dagli esercizi commerciali inoltre sono “contrastanti”, ma per i piccoli esercizi di vicinato la crisi si aggrava. “Nonostante un lieve recupero congiunturale rispetto a maggio, il mese di giugno – come evidenziano i dati diffusi dall’istituto nazionale di statistica – mostra alcune ombre. Se confrontiamo infatti il dato rispetto allo stesso mese dello scorso anno registriamo una variazione tendenziale media negativa, in volume, dello 0,7%, che diventa addirittura poco meno del -3,5%, secondo nostre valutazioni, per le imprese operanti su piccole superfici”.

Piccoli giù, discount al top

Ma la stima più preoccupante, secondo la confederazione, è quella relativa all’intero primo semestre: è -1% il dato medio in volume, -2,5% per le piccole imprese. “Le vendite del mese scontano inoltre ‘l’effetto attesa’ per i saldi estivi”. Spiega Confesercenti in una nota, “Uno scenario al ribasso, dunque, che si inserisce in un contesto geopolitico di forte incertezza dovuto alla questione dazi. E per le imprese operanti su piccole superfici la situazione è sempre più difficile: nel comparto alimentare, secondo nostre stime, le vendite crollano di quasi il 4,5% in volume. Nella sfida tra le diverse tipologie di canali distributivi, preoccupa la forte contrazione del commercio al dettaglio tradizionale che continua a perdere quote di mercato – un fenomeno ormai strutturale – rispetto ai segnali di vivacità di grande distribuzione e discount”.

Sostegni per evitare il rischio stagnazione

In questo contesto, osserva la Confesercenti, “il mercato interno e la ripresa dei consumi assumono perciò una valenza fondamentale per la tenuta economica e vanno sostenuti”, conclude la Confederazione, “con una riforma fiscale che allenti il carico sulle famiglie, insieme a sostegni mirati per le attività di vicinato, per evitare che questa delicata fase si trasformi in stagnazione nei prossimi mesi”.

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