Il vulcano Lewotobi Laki Laki, situato sull’isola di Flores, nell’est dell’Indonesia, ha registrato una nuova e spettacolare eruzione il 1° agosto, proiettando una colonna di cenere alta 10.000 metri sopra la cima del cratere. L’evento, avvenuto a poche settimane da una precedente eruzione che aveva causato la cancellazione di decine di voli a Bali, ha riacceso l’allerta tra le autorità geologiche e le comunità locali. Secondo l’agenzia vulcanologica indonesiana, l’eruzione è stata innescata da un accumulo di gas nelle ultime settimane. Le immagini diffuse mostrano fulmini vulcanici che illuminano la sommità del pennacchio, un fenomeno raro e suggestivo che testimonia l’intensità dell’attività eruttiva. Al momento non si registrano danni né vittime, ma è stata imposta una zona di esclusione di sei chilometri attorno al cratere, con l’invito a turisti e residenti di attenersi scrupolosamente alle direttive di sicurezza. Il capo dell’agenzia geologica, Muhammad Wafid, ha avvertito del rischio di colate di lahar, fango e detriti vulcanici che potrebbero scendere lungo i fiumi in caso di forti piogge. Le comunità vicine ai corsi d’acqua sono state invitate a monitorare attentamente la situazione. Il Lewotobi Laki Laki, alto 1.584 metri, è gemellato con il vulcano Perempuan (“donna” in indonesiano), più alto ma meno attivo. Il nome “Laki Laki” significa “uomo”, e insieme formano una coppia vulcanica che domina il paesaggio dell’isola di Flores. L’Indonesia, che ospita oltre 120 vulcani attivi, si trova lungo l’Anello di Fuoco del Pacifico, una delle aree più sismiche del pianeta. L’eruzione del Lewotobi Laki Laki è solo l’ultima di una serie di eventi che confermano la fragilità geologica dell’arcipelago e la necessità di una sorveglianza costante. Il traffico aereo, per ora, non ha subito interruzioni, ma le autorità mantengono il livello di allerta elevato. Il gigante di Flores continua a ruggire, e il cielo sopra l’Indonesia si tinge di cenere.
