I Paesi Bassi hanno ufficialmente vietato l’ingresso nel proprio territorio al Ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich e al Ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir. La decisione, annunciata in una lettera del Ministro degli Esteri olandese Caspar Veldkamp, ai parlamentari dell’Aia e riportata dal quotidiano ‘Algemeen Dagblad’, è motivata dalla “reiterata incitazione alla violenza da parte dei coloni contro la popolazione palestinese” e dal “sostegno a idee di pulizia etnica nella Striscia di Gaza”. Secondo Valdkamp, le posizioni estreme dei due membri del governo israeliano non solo minano i principi fondamentali del diritto internazionale, ma sono anche incompatibili con i valori su cui si fonda la politica estera olandese. “È un messaggio chiaro: chi alimenta odio e sostiene crimini contro i civili non è il benvenuto nei Paesi Bassi”, ha dichiarato una fonte diplomatica.
Non si è fatta attendere la replica dei due ministri, noti per le loro posizioni ultranazionaliste e fortemente criticate anche all’interno di Israele. Ben Gvir ha reagito duramente su X (ex Twitter):
“Anche se c’è un divieto in tutta Europa, continuerò a lavorare per il nostro Paese e chiederò di rovesciare Hamas. I nostri nemici sono stupratori e assassini. Ma in Europa, chi si difende viene condannato. In un continente dove i terroristi sono benvenuti, un ministro ebreo israeliano viene boicottato”, ha scritto polemicamente.
Misure unilaterali
Smotrich ha dichiarato che il divieto non influenzerà il suo impegno: “Ho dedicato la mia vita alla sicurezza di Israele. Se servirà, sarò contro il mondo intero per proteggerlo”. La decisione dell’Aia arriva il giorno dopo che il nuovo primo ministro olandese, Dick Schoof, ha annunciato l’intenzione di considerare misure unilaterali contro Israele, inclusa la sospensione parziale dei finanziamenti alla ricerca congiunta nell’ambito dei programmi europei.
I Paesi Bassi diventano così il settimo Stato a imporre restrizioni formali ai due esponenti dell’estrema destra israeliana, dopo Regno Unito, Australia, Canada, Norvegia, Nuova Zelanda e Slovenia. La pressione internazionale contro Smotrich e Ben Gvir è aumentata sensibilmente negli ultimi mesi, in parallelo con l’escalation delle violenze in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.