Il futuro demografico dell’Italia si muove lungo una traiettoria ben definita: meno popolazione, più anziani, nuclei familiari ridotti. È quanto emerge dal nuovo rapporto pubblicato dall’Istat, ‘Previsioni della popolazione residente e delle famiglie – Base 1/1/2024’, che disegna uno scenario in progressiva trasformazione da qui al 2050 e oltre. Secondo lo scenario mediano, la popolazione italiana passerà dagli attuali 59 milioni a 54,7 milioni nel 2050, con un calo di 4,3 milioni in 26 anni. Un fenomeno trainato da un ricambio naturale negativo ormai strutturale: si prevede, entro il 2080, un totale di 43,7 milioni di decessi contro 20,5 milioni di nascite, non compensato nemmeno da un saldo migratorio netto positivo (+9,8 milioni nello stesso periodo).
L’invecchiamento sarà la trasformazione più marcata: nel 2050 gli over 65 saranno il 34,6% della popolazione (oggi 24,3%), con un picco del 7,2% per gli ultra-85enni. L’età media salirà a 50,8 anni, rispetto ai 46,6 attuali. Nello stesso anno, solo l’11,2% della popolazione avrà meno di 14 anni.
Famiglie più sole
La popolazione in età attiva (15-64 anni) scenderà dagli attuali 37,4 milioni a 29,7 milioni nel 2050, con una flessione di 7,7 milioni, ponendo seri interrogativi sulla sostenibilità del sistema pensionistico e assistenziale. Anche la composizione delle famiglie è destinata a cambiare: il numero medio di componenti scenderà da 2,21 a 2,03 entro il 2050. Cresceranno soprattutto le famiglie composte da una sola persona, che arriveranno a rappresentare il 41,1% del totale (oggi 36,8%).
Particolarmente rilevante è l’aumento degli anziani soli: gli over 65 che vivono da soli saranno 6,5 milioni nel 2050, contro i 4,6 milioni attuali. Di questi, 3,4 milioni saranno donne ultra 75enni, una categoria fragile e potenzialmente bisognosa di assistenza continuativa.
Una famiglia su cinque con figli
Le coppie con figli, da sempre pilastro del modello familiare italiano, sono in netta contrazione: da 7,6 milioni nel 2024 a 5,7 milioni nel 2050, pari a solo il 21,4% delle famiglie. Cresceranno invece le coppie senza figli (+6%) e i genitori soli (da 2,9 a 3,2 milioni), con una crescita marcata dei padri soli, la cui quota passerà dal 21% al 25% tra i monogenitori. A livello territoriale, il Mezzogiorno subirà il calo più drammatico: perderà 3,4 milioni di abitanti entro il 2050 e 7,9 milioni entro il 2080, passando da 19,9 milioni a soli 11,9 milioni di residenti. Paradossalmente, il Sud diventerà anche la macroarea con l’età media più alta (51,6 anni nel 2050), superando Nord e Centro.