Nel 2024 la ricchezza delle famiglie europee ha registrato un aumento del 4,4 per cento, toccando complessivamente i 70.200 miliardi di euro. Lo rileva uno studio dell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, che ha messo a confronto i principali Paesi dell’Unione europea. Si tratta di una fotografia aggiornata dello stato patrimoniale dei nuclei familiari, in un momento ancora segnato da incertezze economiche e da una crescita dei redditi piuttosto contenuta.
L’Italia è il terzo Paese europeo per valore del patrimonio familiare
Nella classifica europea, l’Italia si posiziona al terzo posto per valore assoluto della ricchezza delle famiglie, subito dopo Germania e Francia. La posizione riflette non solo la dimensione demografica, ma anche lo stile di accumulo tipico delle famiglie italiane, storicamente orientate al risparmio e all’investimento in beni durevoli. Questo dato colloca il nostro Paese tra quelli con una struttura patrimoniale solida, nonostante la crescita del reddito disponibile sia rimasta modesta.
Otto volte il reddito disponibile
Uno degli indicatori più significativi evidenziati dall’ABI riguarda il rapporto tra ricchezza netta e reddito disponibile. In Italia, il patrimonio netto delle famiglie corrisponde a circa otto volte il reddito annuo disponibile. Per ricchezza netta si intende la somma di tutti i beni posseduti da una famiglia, come case, risparmi o investimenti, al netto dei debiti. Questo rapporto rappresenta una misura della capacità delle famiglie di affrontare imprevisti o pianificare a lungo termine, e conferma il ruolo centrale del risparmio nella cultura economica italiana.
Immobili ancora protagonisti del patrimonio italiano
Nella composizione del patrimonio delle famiglie italiane continua a prevalere la componente immobiliare. In altre parole, gran parte della ricchezza è costituita da case e proprietà. Questo dato differenzia l’Italia da altri Paesi europei dove invece una quota maggiore del patrimonio è investita in strumenti finanziari, come azioni, obbligazioni o fondi pensione. Se da un lato il mattone rappresenta una forma di sicurezza, dall’altro può rendere meno immediata la disponibilità di liquidità in caso di bisogno.
Germania e Francia in testa per valore assoluto
Nonostante l’Italia presenti un rapporto favorevole tra ricchezza e reddito, in termini assoluti Germania e Francia superano il nostro Paese per volume totale del patrimonio familiare. Si tratta di una differenza legata anche alla maggiore dimensione economica e alla diffusione più ampia di strumenti finanziari tra i cittadini. In Germania, ad esempio, è più comune investire in fondi pensione privati o mercati azionari, mentre in Italia il risparmio tende a essere più conservativo.
Diversi approcci all’accumulo tra i Paesi europei
Lo studio evidenzia come le strategie di accumulo della ricchezza varino significativamente da un Paese all’altro. In Italia resta forte la tendenza ad acquistare l’abitazione principale e a mantenere una quota elevata del patrimonio sotto forma di beni immobili. In altri Paesi, invece, è più diffuso l’investimento in prodotti finanziari, che possono offrire una maggiore flessibilità e rendimenti più elevati, ma anche un’esposizione più marcata alle fluttuazioni dei mercati.
Il ruolo delle famiglie nella stabilità economica europea
Secondo l’ABI, il patrimonio delle famiglie rappresenta un pilastro fondamentale per la stabilità dell’economia europea. La solidità delle finanze domestiche contribuisce infatti a rafforzare il sistema bancario e a sostenere i consumi interni, che restano una delle principali leve di crescita. In Italia, il comportamento prudente delle famiglie nel gestire i risparmi ha permesso di mantenere una tenuta economica rilevante anche in fasi di crisi.
Una ricchezza che protegge, ma non sempre fa crescere
Il dato italiano, pur positivo sotto il profilo della sicurezza economica, pone anche alcune questioni sul piano della crescita. La prevalenza degli immobili nel portafoglio familiare può infatti limitare l’effetto moltiplicatore del risparmio sull’economia reale. Rispetto agli investimenti produttivi, l’acquisto di case genera un impatto diverso sullo sviluppo e sulla modernizzazione del sistema economico. Ma resta il fatto che, in un contesto di incertezza, l’Italia si conferma tra i Paesi europei in cui le famiglie riescono a proteggere il proprio benessere patrimoniale.