L’Unione Europea ha avviato la sperimentazione di una nuova app per la verifica dell’età online, con l’obiettivo di proteggere i minori dai contenuti digitali inappropriati. Il progetto pilota coinvolge cinque Stati membri: Italia, Francia, Spagna, Grecia e Danimarca, e rappresenta un passo concreto nell’attuazione del Digital Services Act. Il prototipo, già in fase di test da fine giugno, consente agli utenti di dimostrare di avere più di 18 anni senza rivelare dati personali come la data di nascita o l’identità. La verifica avviene tramite un ente certificato, mentre le piattaforme ricevono solo una conferma anonima dell’età. Ogni verifica è valida una sola volta, impedendo qualsiasi forma di tracciamento o profilazione. La vicepresidente della Commissione, Henna Virkkunen, ha definito l’app “un gold standard per la protezione dei minori”, sottolineando che “le piattaforme non hanno più scuse per mettere a rischio i giovani utenti”. Il sistema è progettato per essere compatibile con il futuro portafoglio europeo di identità digitale (eID), atteso entro il 2026. Oltre all’app, Bruxelles ha pubblicato nuove linee guida per le piattaforme digitali: tra le misure raccomandate, la disattivazione di funzionalità che incentivano l’uso compulsivo, come gli scroll infiniti e le conferme di lettura, e l’impostazione predefinita degli account minorenni come privati. Si suggerisce anche di impedire il download o lo screenshot dei contenuti pubblicati dai minori e di rafforzare gli strumenti contro il cyberbullismo. L’iniziativa segna un cambio di paradigma: non più solo divieti, ma strumenti tecnologici avanzati e rispettosi della privacy per garantire un ambiente digitale sicuro e inclusivo per bambini e adolescenti.
