0

Collisione sfiorata e schianto Air India: il sospetto del pilota depresso scuote l’aviazione

mercoledì, 16 Luglio 2025
1 minuto di lettura

Una tragedia e un rischio evitato per un soffio: il mondo dell’aviazione è scosso da due episodi ravvicinati che sollevano interrogativi sulla sicurezza dei voli. Il primo, il disastro del volo Air India AI171, precipitato il 12 giugno poco dopo il decollo da Ahmedabad con destinazione Londra-Malpensa, ha causato 260 morti. Il secondo, una collisione sfiorata tra due velivoli nello spazio aereo europeo, uno dei quali diretto proprio a Malpensa, ha riacceso l’allarme sulla gestione del traffico aereo. Nel caso Air India, le indagini preliminari hanno escluso guasti meccanici: i motori del Boeing 787 Dreamliner si sono spenti pochi secondi dopo il decollo, a causa dell’attivazione manuale degli interruttori di sicurezza del carburante. Le registrazioni della cabina rivelano una drammatica conversazione tra i piloti: “Perché li hai spenti?” chiede uno, “Non l’ho fatto io” risponde l’altro. Il sospetto è che il comandante, Sumeet Sabharwal, 56 anni, possa aver agito volontariamente. Il pilota, veterano con oltre 15.000 ore di volo, aveva preso congedi per depressione dopo la morte della madre e stava valutando il prepensionamento. L’ipotesi del gesto volontario, se confermata, lo collocherebbe tra i casi più inquietanti della storia dell’aviazione, come il Germanwings 9525 nel 2015. Intanto, il governo indiano ha ordinato controlli su tutti gli interruttori di alimentazione dei Boeing 787 e 737 registrati nel Paese. La collisione sfiorata, avvenuta pochi giorni dopo, ha coinvolto un volo europeo e uno cargo, evitata grazie all’intervento tempestivo dei controllori. Sebbene non collegata direttamente allo schianto Air India, l’episodio ha rafforzato la richiesta di sistemi di monitoraggio più avanzati e valutazioni psicologiche più rigorose per il personale di volo.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

Il mercato delle intercettazioni

Nel contesto del mercato italiano delle informazioni riservate (o addirittura…

Google Ireland, chiesta l’archiviazione: versati 326 milioni al Fisco italiano per chiudere il contenzioso

La Procura della Repubblica di Milano ha richiesto al Giudice…